È partita la corsa ai primi 200 milioni messi a disposizione dal decreto sblocca Italia per accelerare il saldo dei debiti pregressi di regioni ed enti locali.
La richiesta deve essere trasmessa dalle amministrazioni interessate entro il prossimo 30 settembre, mediante la piattaforma elettronica per la certificazione dei crediti. La nuova funzione è disponibile sotto il menù Ricognizione debiti >> Richiesta Spazi Finanziari 2014. La misura è stata prevista dallart. 4, commi 5 e 6, del dl 133/2014 e consente di escludere dal saldo relativo al Patto di stabilità interno una parte dei pagamenti in conto capitale relativi a debiti che, alla data del 31 dicembre 2013, risultassero: 1) certi, liquidi ed esigibili, oppure 2) oggetto di fattura o richiesta equivalente di pagamento, oppure 3) riconosciuti o riconoscibili. I debiti, inoltre, dovranno essere stati previamente inseriti nella piattaforma e connessi a spese ascrivibili ai codici gestionali SIOPE da 2101 a 2512 per (da 2101 a 2138 per le regioni, escluse le spese afferenti la sanità).
Fonte:
Italia Oggi
È partita la corsa ai primi 200 milioni messi a disposizione dal decreto sblocca Italia per accelerare il saldo dei debiti pregressi di regioni ed enti locali.
La richiesta deve essere trasmessa dalle amministrazioni interessate entro il prossimo 30 settembre, mediante la piattaforma elettronica per la certificazione dei crediti. La nuova funzione è disponibile sotto il menù Ricognizione debiti >> Richiesta Spazi Finanziari 2014. La misura è stata prevista dallart. 4, commi 5 e 6, del dl 133/2014 e consente di escludere dal saldo relativo al Patto di stabilità interno una parte dei pagamenti in conto capitale relativi a debiti che, alla data del 31 dicembre 2013, risultassero: 1) certi, liquidi ed esigibili, oppure 2) oggetto di fattura o richiesta equivalente di pagamento, oppure 3) riconosciuti o riconoscibili. I debiti, inoltre, dovranno essere stati previamente inseriti nella piattaforma e connessi a spese ascrivibili ai codici gestionali SIOPE da 2101 a 2512 per (da 2101 a 2138 per le regioni, escluse le spese afferenti la sanità).
Fonte:
Italia Oggi