Si profila lipotesi di una proroga del commissariamento di Banca Marche, listituto marchigiano in amministrazione straordinaria dall’ottobre 2013. La decisione, come riporta lagenzia Ansa, che riporta quanto trapelato dallincontro tra i due commissari Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni e i direttori di filiale del gruppo, consentirebbe di mettere a punto l’accordo con Fonspa e Fondo interbancario di tutela dei depositi, oltre che per trovare un soggetto sul mercato interessato a rilevare l’istituto su cui gravano 3 – 4 miliardi di euro di sofferenze. I commissari avrebbero chiesto a Bankitalia una proroga del mandato.
Ricordiamo che secondo il Testo unico bancario, allarticolo 70, lamministrazione straordinaria può durare un anno dalla data di emanazione del decreto e solo in casi eccezionali la procedura può essere prorogata, per un periodo non superiore a sei mesi. La Banca d’Italia, inoltre, può disporre proroghe non superiori a due mesi del termine della procedura, anche se prorogato, per gli adempimenti connessi alla chiusura della procedura.
Il fondo interbancario, che garantisce i depositi e conto correnti in caso di liquidazione di un istituto, questa volta interverrebbe direttamente per risanare la banca, garantendo le sofferenze: lipotesi, emersa da indiscrezioni stampa, sarebbe quella della creazione di una bad bank per ripulire il bilancio dai crediti non performing, che sarebbero acquisiti dal fondo interbancario (e cioè da tutti gli istituti italiani), per rimettere in carreggiata la banca. A questa decisione sarebbero arrivato il fondo interbancario stesso che ha stimai un costo decisamente più basso per loperazione di garanzia dei crediti deteriorati rispetto allelevato ammontare dei depositi rimborsabili: lipotesi liquidazione è esclusa.
Autore: Redazione Advisor
Fonte:
Advisor online
Si profila lipotesi di una proroga del commissariamento di Banca Marche, listituto marchigiano in amministrazione straordinaria dall’ottobre 2013. La decisione, come riporta lagenzia Ansa, che riporta quanto trapelato dallincontro tra i due commissari Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni e i direttori di filiale del gruppo, consentirebbe di mettere a punto l’accordo con Fonspa e Fondo interbancario di tutela dei depositi, oltre che per trovare un soggetto sul mercato interessato a rilevare l’istituto su cui gravano 3 – 4 miliardi di euro di sofferenze. I commissari avrebbero chiesto a Bankitalia una proroga del mandato.
Ricordiamo che secondo il Testo unico bancario, allarticolo 70, lamministrazione straordinaria può durare un anno dalla data di emanazione del decreto e solo in casi eccezionali la procedura può essere prorogata, per un periodo non superiore a sei mesi. La Banca d’Italia, inoltre, può disporre proroghe non superiori a due mesi del termine della procedura, anche se prorogato, per gli adempimenti connessi alla chiusura della procedura.
Il fondo interbancario, che garantisce i depositi e conto correnti in caso di liquidazione di un istituto, questa volta interverrebbe direttamente per risanare la banca, garantendo le sofferenze: lipotesi, emersa da indiscrezioni stampa, sarebbe quella della creazione di una bad bank per ripulire il bilancio dai crediti non performing, che sarebbero acquisiti dal fondo interbancario (e cioè da tutti gli istituti italiani), per rimettere in carreggiata la banca. A questa decisione sarebbero arrivato il fondo interbancario stesso che ha stimai un costo decisamente più basso per loperazione di garanzia dei crediti deteriorati rispetto allelevato ammontare dei depositi rimborsabili: lipotesi liquidazione è esclusa.
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