Nel mese di giugno, sulla base di stime preliminari, il totale dei prestiti concessi dalle banche a residenti in Italia si è attestato a 1.842,7 miliardi di euro (-2,2% a/a).
E’ quanto segnala l‘Abi nel consueto bollettino mensile (vedi documento allegato), ricordando come a fine 2007, vale a dire nel periodo immediatamente precedente all’attuale crisi, l’ammontare complessivo di tali prestiti era di 1.673 miliardi, circa 170 miliardi al di sotto rispetto alle ultime rilevazioni.
In particolare, per quanto riguarda giugno, i prestiti alle famiglie e alle società non finanziarie hanno fatto registrare un calo annuo dell’1,4% a 1.427 miliardi di euro. Per quanto riguarda le durate medie dei finanziamenti, i prestiti con ammortamento fino a un anno sono diminuiti dell’1,33% a 369 miliardi, mentre quelli a medio e lungo termine sono calati dell’1,35% a 1.058 miliardi. Inoltre, il tasso sui prestiti in euro concessi alle famiglie per l’acquisto di abitazioni (indice che riassume l’andamento dei tassi fissi e variabili e che è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo) si è attestato al 3,27% (3,36% in maggio), segnando il valore più basso da luglio 2011.
In calo dello 0,85% la raccolta da clientela. Sempre a giugno, la raccolta totale da clientela delle banche italiane è diminuita dello 0,85% a/a a 1.718,2 miliardi di euro. A fine 2007 la raccolta bancaria da clientela residente si attestava a circa 1.513 miliardi, vale a dire ben al di sotto dell’ultima rilevazione. In particolare, si legge nelle rilevazioni preliminari dellAbi, i depositi da clientela residente hanno registrato una variazione tendenziale positiva e pari al 2,4%, segnando un aumento in valore assoluto su base annua di circa 29 miliardi di euro. L’ammontare dei depositi ha inoltre raggiunto a giugno un livello di 1.233 miliardi. La variazione annua delle obbligazioni risulta infine in flessione dell’8,3% a 485 miliardi, che corrisponde a una diminuzione in valore assoluto su base annua di 43,8 miliardi.
A maggio sofferenze lorde in aumento del 24%. Nel corso del mese di maggio, le sofferenze lorde delle banche che operano in Italia si sono attestate a 168,6 miliardi, dato che si confronta con i 135,7 miliardi riportati nel maggio dello scorso anno (+24% a/a) e con i 166,5 miliardi registrati in aprile. In rapporto agli impieghi, le sofferenze risultano pari all’8,9%, valore più elevato da ottobre 1998 (ammontavano al 2,8% nel periodo pre-crisi, vale a dire a fine 2007). Tale valore raggiunge picchi del 15,1% per i piccoli operatori economici, il 14,5% per le imprese e il 6,6% per le famiglie consumatrici, in crescita per tutte e tre le categorie. In merito alle sofferenze al netto delle svalutazioni, in maggio sono risultate pari a circa 78,7 miliardi, in crescita rispetto ai 76,8 mld del mese precedente. L’incremento su base annua è del 14,9%. Infine, il rapporto tra sofferenze nette e impieghi si attesta al 4,36%: ammontava al 3,59% nel maggio dello scorso anno.
Fonte:
Italia Oggi
Nel mese di giugno, sulla base di stime preliminari, il totale dei prestiti concessi dalle banche a residenti in Italia si è attestato a 1.842,7 miliardi di euro (-2,2% a/a).
E’ quanto segnala l‘Abi nel consueto bollettino mensile (vedi documento allegato), ricordando come a fine 2007, vale a dire nel periodo immediatamente precedente all’attuale crisi, l’ammontare complessivo di tali prestiti era di 1.673 miliardi, circa 170 miliardi al di sotto rispetto alle ultime rilevazioni.
In particolare, per quanto riguarda giugno, i prestiti alle famiglie e alle società non finanziarie hanno fatto registrare un calo annuo dell’1,4% a 1.427 miliardi di euro. Per quanto riguarda le durate medie dei finanziamenti, i prestiti con ammortamento fino a un anno sono diminuiti dell’1,33% a 369 miliardi, mentre quelli a medio e lungo termine sono calati dell’1,35% a 1.058 miliardi. Inoltre, il tasso sui prestiti in euro concessi alle famiglie per l’acquisto di abitazioni (indice che riassume l’andamento dei tassi fissi e variabili e che è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo) si è attestato al 3,27% (3,36% in maggio), segnando il valore più basso da luglio 2011.
In calo dello 0,85% la raccolta da clientela. Sempre a giugno, la raccolta totale da clientela delle banche italiane è diminuita dello 0,85% a/a a 1.718,2 miliardi di euro. A fine 2007 la raccolta bancaria da clientela residente si attestava a circa 1.513 miliardi, vale a dire ben al di sotto dell’ultima rilevazione. In particolare, si legge nelle rilevazioni preliminari dellAbi, i depositi da clientela residente hanno registrato una variazione tendenziale positiva e pari al 2,4%, segnando un aumento in valore assoluto su base annua di circa 29 miliardi di euro. L’ammontare dei depositi ha inoltre raggiunto a giugno un livello di 1.233 miliardi. La variazione annua delle obbligazioni risulta infine in flessione dell’8,3% a 485 miliardi, che corrisponde a una diminuzione in valore assoluto su base annua di 43,8 miliardi.
A maggio sofferenze lorde in aumento del 24%. Nel corso del mese di maggio, le sofferenze lorde delle banche che operano in Italia si sono attestate a 168,6 miliardi, dato che si confronta con i 135,7 miliardi riportati nel maggio dello scorso anno (+24% a/a) e con i 166,5 miliardi registrati in aprile. In rapporto agli impieghi, le sofferenze risultano pari all’8,9%, valore più elevato da ottobre 1998 (ammontavano al 2,8% nel periodo pre-crisi, vale a dire a fine 2007). Tale valore raggiunge picchi del 15,1% per i piccoli operatori economici, il 14,5% per le imprese e il 6,6% per le famiglie consumatrici, in crescita per tutte e tre le categorie. In merito alle sofferenze al netto delle svalutazioni, in maggio sono risultate pari a circa 78,7 miliardi, in crescita rispetto ai 76,8 mld del mese precedente. L’incremento su base annua è del 14,9%. Infine, il rapporto tra sofferenze nette e impieghi si attesta al 4,36%: ammontava al 3,59% nel maggio dello scorso anno.
Fonte:
Italia Oggi