La Banca d’Italia appoggia la possibilità di prevedere “interventi pubblici” per sostenere le banche nel processo di gestione delle sofferenze.
Lo ha detto il governatore Ignazio Visco durante l’assemblea dell’Abi spiegando che “la riduzione dei prestiti deteriorati è indispensabile per la ripresa del credito”.
“Le cessioni effettuate nei primi mesi del 2014 e quelle per le quali le trattative sono in stato avanzato consentiranno di farli diminuire di circa 5 miliardi. Ulteriori transazioni di importo significativo sono state recentemente annunciate al mercato”, dice Visco.
Notando che queste iniziative hanno fatto finora capo per lo più a grandi banche, Visco aggiunge che “per le banche di dimensioni più contenute sono da ricercare soluzioni volte ad accrescere il coordinamento tra intermediari e a generare una massa critica di attività”.
“Interventi pubblici, purché compatibili con i vincoli di finanza pubblica e con le regole europee sugli aiuti di Stato, potrebbero contribuire a superare le difficoltà che gli intermediari incontrano nel liberare i bilanci dal peso dei crediti anomali e rilanciare lofferta di credito a famiglie e imprese”.
La crisi, prosegue il governatore, ha fatto crescere il numero di banche sottoposte ad amministrazione straordinaria, che rappresentano attualmente l’1% del sistema in termini di attività. Vi si aggiungono alcuni casi di difficoltà non gravi, che la Vigilanza segue con attenzione.
“La crisi ha fatto emergere comportamenti inadeguati, imprudenti, talora scorretti da parte degli amministratori. Nella grande maggioranza dei casi di crisi conclamata o di difficoltà, il deterioramento degli equilibri aziendali è dovuto a carenze nel governo della banca e nel processo di erogazione del credito. Su questi profili si è concentrato un terzo degli interventi di vigilanza effettuati nel 2013”.
“Episodi di mala gestio emergono sovente a seguito dellazione di vigilanza e della collaborazione con le autorità inquirenti, con gli organi investigativi, con l’Unità di informazione finanziaria per i profili di antiriciclaggio”, dice Visco.
Visco sprona le banche a proseguire con la razionalizzazione degli sportelli: “Nell’attuale quadro economico sarebbe imprudente fare affidamento solo sulla crescita dei ricavi prevista nei piani industriali. Lazione strutturale di riforma deve proseguire, per far fronte all’aumento del tono competitivo, ormai non più circoscritto all’ambito nazionale”.
“Nei prossimi mesi chiederemo agli intermediari di introdurre procedure interne di allerta per individuare pratiche non conformi con le norme e i valori aziendali”, dice Visco.
Autore: Giuseppe Fonte, Francesca Piscioneri
Fonte:
Reuters Italia
La Banca d’Italia appoggia la possibilità di prevedere “interventi pubblici” per sostenere le banche nel processo di gestione delle sofferenze.
Lo ha detto il governatore Ignazio Visco durante l’assemblea dell’Abi spiegando che “la riduzione dei prestiti deteriorati è indispensabile per la ripresa del credito”.
“Le cessioni effettuate nei primi mesi del 2014 e quelle per le quali le trattative sono in stato avanzato consentiranno di farli diminuire di circa 5 miliardi. Ulteriori transazioni di importo significativo sono state recentemente annunciate al mercato”, dice Visco.
Notando che queste iniziative hanno fatto finora capo per lo più a grandi banche, Visco aggiunge che “per le banche di dimensioni più contenute sono da ricercare soluzioni volte ad accrescere il coordinamento tra intermediari e a generare una massa critica di attività”.
“Interventi pubblici, purché compatibili con i vincoli di finanza pubblica e con le regole europee sugli aiuti di Stato, potrebbero contribuire a superare le difficoltà che gli intermediari incontrano nel liberare i bilanci dal peso dei crediti anomali e rilanciare lofferta di credito a famiglie e imprese”.
La crisi, prosegue il governatore, ha fatto crescere il numero di banche sottoposte ad amministrazione straordinaria, che rappresentano attualmente l’1% del sistema in termini di attività. Vi si aggiungono alcuni casi di difficoltà non gravi, che la Vigilanza segue con attenzione.
“La crisi ha fatto emergere comportamenti inadeguati, imprudenti, talora scorretti da parte degli amministratori. Nella grande maggioranza dei casi di crisi conclamata o di difficoltà, il deterioramento degli equilibri aziendali è dovuto a carenze nel governo della banca e nel processo di erogazione del credito. Su questi profili si è concentrato un terzo degli interventi di vigilanza effettuati nel 2013”.
“Episodi di mala gestio emergono sovente a seguito dellazione di vigilanza e della collaborazione con le autorità inquirenti, con gli organi investigativi, con l’Unità di informazione finanziaria per i profili di antiriciclaggio”, dice Visco.
Visco sprona le banche a proseguire con la razionalizzazione degli sportelli: “Nell’attuale quadro economico sarebbe imprudente fare affidamento solo sulla crescita dei ricavi prevista nei piani industriali. Lazione strutturale di riforma deve proseguire, per far fronte all’aumento del tono competitivo, ormai non più circoscritto all’ambito nazionale”.
“Nei prossimi mesi chiederemo agli intermediari di introdurre procedure interne di allerta per individuare pratiche non conformi con le norme e i valori aziendali”, dice Visco.
Autore: Giuseppe Fonte, Francesca Piscioneri
Fonte:
Reuters Italia