Le ultime rivelazioni di importanti centri di ricerca e le ultime analisi effettuate da enti autorevoli forniscono elementi interessanti per stilare il punto della situazione sullandamento attuale del mercato immobiliare italiano.
Quali sono i cambiamenti di maggior rilievo? Le rilevazioni dell Associazione Bancaria Italiana (ABI) concordano con le indicazioni che giungono dalla ricerca effettuata dallUfficio Studi di Mutui.it :
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Vi è stata una ripresa nella concessione dei mutui;
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È diminuito limporto medio dei finanziamenti erogati.
Il recupero nella concessione dei mutui è stato possibile sia per effetto del calo dei tassi applicati, quanto per la riduzione cospicua del prezzo degli immobili. Le rilevazioni dell ABI in riferimento al primo trimestre 2014, sui dati forniti da ben 88 istituti bancari, hanno evidenziato una ripresa significativa del 20%.
Ma tra gennaio ed aprile, precisa lo studio di Mutui.it, limporto medio dei prestiti concessi è calato vertiginosamente, di quasi 10 punti percentuali, attestandosi mediamente a 106 mila euro.
Il gap di rilievo e che desta interesse è quello esistente tra le somme effettivamente richieste dai consumatori al momento del finanziamento e quanto viene invece erogato dagli istituti di credito: il divario è salito al 20%, in crescita esponenziale rispetto ad ottobre, quando si attestava all8%.
A quanto ammonta, invece, la riduzione del prezzo delle case? Stando ai dati dellIstituto Nazionale di Statistica (Istat) i prezzi delle case sono letteralmente crollati nellarco degli ultimi quattro anni. Lindice dei prezzi delle abitazioni, come è dimostrato dallinfografica apparsa sul sito Soldionline.it, che fedelmente riportiamo (vedi allegato), risulta in calo del 10,4% rispetto allo stesso periodo (primo trimestre) del 2010. La contrazione rispetto al 2010 è dovuta principalmente alle abitazioni esistenti, i cui prezzi, sono calati addirittura del 15%, mentre la variazione di quelli relativi alle nuove abitazioni risulta a +0.8%.
La flessione del prezzo delle case si conferma però anche in tempi più recenti: rispetto al IV trimestre del 2013 è pari allo 0,7% e rispetto al trimestre precedente è pari al 4,6%.
Un altro dato interessante emerge dallultima indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie delle famiglie italiane 2014, dal titolo Famiglie e imprenditori, ripresa in arrivo effettuata dal Centro Einaudi e da Intesa Sanpaolo. Per quanto concerne le forme di investimento delle famiglie italiane tra le preferite non vi è più il tradizionale bene rifugio, che pare perdere progressivamente appeal.
Il mattone non viene più considerato il miglior investimento possibile, sebbene tra casa di proprietà ed affitto continui a prevalere la prima.
Autore: Erica Venditti
Fonte:
Redazione Credit Village
Le ultime rivelazioni di importanti centri di ricerca e le ultime analisi effettuate da enti autorevoli forniscono elementi interessanti per stilare il punto della situazione sullandamento attuale del mercato immobiliare italiano.
Quali sono i cambiamenti di maggior rilievo? Le rilevazioni dell Associazione Bancaria Italiana (ABI) concordano con le indicazioni che giungono dalla ricerca effettuata dallUfficio Studi di Mutui.it :
Il recupero nella concessione dei mutui è stato possibile sia per effetto del calo dei tassi applicati, quanto per la riduzione cospicua del prezzo degli immobili. Le rilevazioni dell ABI in riferimento al primo trimestre 2014, sui dati forniti da ben 88 istituti bancari, hanno evidenziato una ripresa significativa del 20%.
Ma tra gennaio ed aprile, precisa lo studio di Mutui.it, limporto medio dei prestiti concessi è calato vertiginosamente, di quasi 10 punti percentuali, attestandosi mediamente a 106 mila euro.
Il gap di rilievo e che desta interesse è quello esistente tra le somme effettivamente richieste dai consumatori al momento del finanziamento e quanto viene invece erogato dagli istituti di credito: il divario è salito al 20%, in crescita esponenziale rispetto ad ottobre, quando si attestava all8%.
A quanto ammonta, invece, la riduzione del prezzo delle case? Stando ai dati dellIstituto Nazionale di Statistica (Istat) i prezzi delle case sono letteralmente crollati nellarco degli ultimi quattro anni. Lindice dei prezzi delle abitazioni, come è dimostrato dallinfografica apparsa sul sito Soldionline.it, che fedelmente riportiamo (vedi allegato), risulta in calo del 10,4% rispetto allo stesso periodo (primo trimestre) del 2010. La contrazione rispetto al 2010 è dovuta principalmente alle abitazioni esistenti, i cui prezzi, sono calati addirittura del 15%, mentre la variazione di quelli relativi alle nuove abitazioni risulta a +0.8%.
La flessione del prezzo delle case si conferma però anche in tempi più recenti: rispetto al IV trimestre del 2013 è pari allo 0,7% e rispetto al trimestre precedente è pari al 4,6%.
Un altro dato interessante emerge dallultima indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie delle famiglie italiane 2014, dal titolo Famiglie e imprenditori, ripresa in arrivo effettuata dal Centro Einaudi e da Intesa Sanpaolo. Per quanto concerne le forme di investimento delle famiglie italiane tra le preferite non vi è più il tradizionale bene rifugio, che pare perdere progressivamente appeal.
Il mattone non viene più considerato il miglior investimento possibile, sebbene tra casa di proprietà ed affitto continui a prevalere la prima.
Autore: Erica Venditti
Fonte:
Redazione Credit Village