Victor Massiah, consigliere delegato di Ubi Banca ha confermato che l’accordo tra Sorgenia e le banche creditrici è “vicinissimo”. La conferma di Massiah è arrivata dopo che, già il 12 giugno, l’ad di Mps Fabrizio Viola aveva indicato che “nel giro di qualche giorno” sarebbe stata firmata e resa pubblica l’intesa sul debito della società del gruppo Cir. Mps è una delle banche più esposte verso il produttore e venditore di energia elettrica e gas in crisi di liquidità e gravato da un debito che sfiora 1,8 miliardi. “Viola ha ragione, siamo vicinissimi”, ha detto Massiah. A chi gli chiedeva se arriveranno indicazioni prima di fine mese, il banchiere ha risposto: “Non dico una data, ma siamo vicinissimi”.
Secondo quanto riferisce una fonte vicina al dossier, “nel giro di un paio di settimane, tempi tecnici permettendo legati alle delibere delle banche, dovrebbe essere firmato lo standstill, premessa per l’avvio della procedura di concordato”.
Il cda della società energetica, per quanto gli concerne della proposta delle banche, ha sostanzialmente dato il via libera al prestito convertendo da 200 milioni che verrà sottoscritto dalle banche. Queste ultime però garantiranno a Sorgenia ulteriore credito per 256 milioni al fine di garantire l’operatività della società. Questi interventi hanno consentito di approvare il bilancio 2013, chiuso in continuità aziendale con un rosso di 783 milioni.
Relativamente all’aumento di capitale da 400 milioni manca ancora il via libera dei soci di Sorgenia, ma per arrivare a questo risultato occorre l’ok dell’assemblea, che non è stata ancora convocata. Grazie a questo aumento di capitale i 19 istituti di credito controlleranno la società energetica con il 98% del capitale, mentre Cir e Verbund, che hanno azzerato il valore della loro partecipazione a bilancio, resteranno con una quota minima.
Intanto, per lunedì prossimo è in programma l’assemblea di Cir sul bilancio 2013 ed è verosimile che molti investitori chiederanno conto ai vertici sullo stato delle trattative per il salvataggio della controllata nel settore dell’energia. A Piazza Affari il titolo Cir ha chiuso la giornata di scambi in rialzo del 3,36% a 1,137 euro.
Autore: Tommaso V. Ferrari
Fonte:
Milano Finanza
Victor Massiah, consigliere delegato di Ubi Banca ha confermato che l’accordo tra Sorgenia e le banche creditrici è “vicinissimo”. La conferma di Massiah è arrivata dopo che, già il 12 giugno, l’ad di Mps Fabrizio Viola aveva indicato che “nel giro di qualche giorno” sarebbe stata firmata e resa pubblica l’intesa sul debito della società del gruppo Cir. Mps è una delle banche più esposte verso il produttore e venditore di energia elettrica e gas in crisi di liquidità e gravato da un debito che sfiora 1,8 miliardi. “Viola ha ragione, siamo vicinissimi”, ha detto Massiah. A chi gli chiedeva se arriveranno indicazioni prima di fine mese, il banchiere ha risposto: “Non dico una data, ma siamo vicinissimi”.
Secondo quanto riferisce una fonte vicina al dossier, “nel giro di un paio di settimane, tempi tecnici permettendo legati alle delibere delle banche, dovrebbe essere firmato lo standstill, premessa per l’avvio della procedura di concordato”.
Il cda della società energetica, per quanto gli concerne della proposta delle banche, ha sostanzialmente dato il via libera al prestito convertendo da 200 milioni che verrà sottoscritto dalle banche. Queste ultime però garantiranno a Sorgenia ulteriore credito per 256 milioni al fine di garantire l’operatività della società. Questi interventi hanno consentito di approvare il bilancio 2013, chiuso in continuità aziendale con un rosso di 783 milioni.
Relativamente all’aumento di capitale da 400 milioni manca ancora il via libera dei soci di Sorgenia, ma per arrivare a questo risultato occorre l’ok dell’assemblea, che non è stata ancora convocata. Grazie a questo aumento di capitale i 19 istituti di credito controlleranno la società energetica con il 98% del capitale, mentre Cir e Verbund, che hanno azzerato il valore della loro partecipazione a bilancio, resteranno con una quota minima.
Intanto, per lunedì prossimo è in programma l’assemblea di Cir sul bilancio 2013 ed è verosimile che molti investitori chiederanno conto ai vertici sullo stato delle trattative per il salvataggio della controllata nel settore dell’energia. A Piazza Affari il titolo Cir ha chiuso la giornata di scambi in rialzo del 3,36% a 1,137 euro.
Autore: Tommaso V. Ferrari
Fonte:
Milano Finanza