Tra le banche spicca il +20,23% a 0,945 euro di Banca Etruria dopo che nella serata di ieri, alla vigilia del termine dell’esclusiva per presentare un’offerta vincolante per una possibile integrazione, la Banca Popolare di Vicenza ha comunicato l’intenzione di promuovere un’offerta pubblica di acquisto a un prezzo pari a 1 euro per azione in contanti.
Il prezzo offerto implica un premio implicito del 25,8% rispetto al prezzo ufficiale di borsa del 27 maggio ed è in linea con il prezzo massimo di mercato degli ultimi tre mesi per un valore totale di 217 milioni di euro. Sulla base dei valori al primo trimestre, l’offerta valorizza la Popolare Etruria e Lazio 0,37 volte il tangible equity, capitale netto diminuito dell’avviamento.
La Popolare di Vicenza prevede di completare l’operazione entro l’anno.
L’opa volontaria è soggetta a tre condizioni: ottenere almeno il 90% delle azioni di Banca Etruria al fine di delistare la società; Banca Etruria deve trasformarsi da una banca cooperativa in una società per azioni; la mancanza di qualsiasi onere negativo.
Sotto il profilo industriale e di governance, “l’integrazione tra i due gruppi si porrebbe in una logica di valorizzazione delle professionalità e delle specificità locali di Bpel nonché di attenzione alla sua base sociale”, recita la nota. In particolare, Banca Etruria rappresenterebbe il principale presidio della presenza del gruppo Bpvi nelle regioni dell’Italia centrale.
L’integrazione si baserebbe sulla condivisione del principio cardine della rispettiva mission rappresentato dal caratterizzarsi quali banche del territorio e dalla logica di servizio alle economie locali, con l’obiettivo di mantenere i livelli occupazionali; saranno contemperati, attraverso adeguati strumenti di governance, l’esigenza e opportunità di avere un governo accentrato del gruppo per il presidio dei rischi e il conseguimento delle sinergie, con la valorizzazione delle peculiarità dei territori e del rapporto con la clientela di Bpel.
Ora il cda di Banca Etruria avrà tempo fino al 12 giugno per accettare o rifiutare l’offerta. “Visto che l’offerta è in contanti e che la Banca Popolare di Vincenza Vicenza è l’unico offerente, ci aspettiamo che i prezzi di mercato si allineino al prezzo offerto”, affermano stamani gli analisti di Banca Akros che non coprono con un rating il titolo Banca Etruria.
Autore: Francesca Gerosa
Fonte:
Milano Finanza
Tra le banche spicca il +20,23% a 0,945 euro di Banca Etruria dopo che nella serata di ieri, alla vigilia del termine dell’esclusiva per presentare un’offerta vincolante per una possibile integrazione, la Banca Popolare di Vicenza ha comunicato l’intenzione di promuovere un’offerta pubblica di acquisto a un prezzo pari a 1 euro per azione in contanti.
Il prezzo offerto implica un premio implicito del 25,8% rispetto al prezzo ufficiale di borsa del 27 maggio ed è in linea con il prezzo massimo di mercato degli ultimi tre mesi per un valore totale di 217 milioni di euro. Sulla base dei valori al primo trimestre, l’offerta valorizza la Popolare Etruria e Lazio 0,37 volte il tangible equity, capitale netto diminuito dell’avviamento.
La Popolare di Vicenza prevede di completare l’operazione entro l’anno.
L’opa volontaria è soggetta a tre condizioni: ottenere almeno il 90% delle azioni di Banca Etruria al fine di delistare la società; Banca Etruria deve trasformarsi da una banca cooperativa in una società per azioni; la mancanza di qualsiasi onere negativo.
Sotto il profilo industriale e di governance, “l’integrazione tra i due gruppi si porrebbe in una logica di valorizzazione delle professionalità e delle specificità locali di Bpel nonché di attenzione alla sua base sociale”, recita la nota. In particolare, Banca Etruria rappresenterebbe il principale presidio della presenza del gruppo Bpvi nelle regioni dell’Italia centrale.
L’integrazione si baserebbe sulla condivisione del principio cardine della rispettiva mission rappresentato dal caratterizzarsi quali banche del territorio e dalla logica di servizio alle economie locali, con l’obiettivo di mantenere i livelli occupazionali; saranno contemperati, attraverso adeguati strumenti di governance, l’esigenza e opportunità di avere un governo accentrato del gruppo per il presidio dei rischi e il conseguimento delle sinergie, con la valorizzazione delle peculiarità dei territori e del rapporto con la clientela di Bpel.
Ora il cda di Banca Etruria avrà tempo fino al 12 giugno per accettare o rifiutare l’offerta. “Visto che l’offerta è in contanti e che la Banca Popolare di Vincenza Vicenza è l’unico offerente, ci aspettiamo che i prezzi di mercato si allineino al prezzo offerto”, affermano stamani gli analisti di Banca Akros che non coprono con un rating il titolo Banca Etruria.
Autore: Francesca Gerosa
Fonte:
Milano Finanza