In attesa di conoscere lentità esatta della maxi-multa in arrivo dalle autorità Usa, che la accusano di aver aiutato clienti americani a frodare il fisco del loro paese, Credit Suisse ha creato una bad bank nella quale ha trasferito tutti i conti offshore americani a rischio.
La nuova filiale dellistituto elvetico, CS International Advisors Ag, ha sede a Zurigo. Secondo il registro di commercio, copre tutte le attività del servizio bancario ed è sottoposta alla sorveglianza della Finma, lautorità di controllo del mercato finanziario svizzero.
I clienti offshore i cui conti dovranno essere chiusi, americani residenti in Svizzera o espatriati svizzeri negli Stati Uniti, sono stati informati via lettera da Credit Suisse, che ha accantonato circa 1 miliardo di dollari per coprire le spese legali nellambito del contenzioso col fisco americano. Secondo un rapporto del senato Usa, pubblicato in febbraio, Credit Suisse contava nel 2006 oltre 22 mila clienti americani che hanno depositato tra i 10 e i 12 miliardi di dollari, in gran parte non dichiarati.
Autore: Elena Galli
Fonte:
Italia Oggi
In attesa di conoscere lentità esatta della maxi-multa in arrivo dalle autorità Usa, che la accusano di aver aiutato clienti americani a frodare il fisco del loro paese, Credit Suisse ha creato una bad bank nella quale ha trasferito tutti i conti offshore americani a rischio.
La nuova filiale dellistituto elvetico, CS International Advisors Ag, ha sede a Zurigo. Secondo il registro di commercio, copre tutte le attività del servizio bancario ed è sottoposta alla sorveglianza della Finma, lautorità di controllo del mercato finanziario svizzero.
I clienti offshore i cui conti dovranno essere chiusi, americani residenti in Svizzera o espatriati svizzeri negli Stati Uniti, sono stati informati via lettera da Credit Suisse, che ha accantonato circa 1 miliardo di dollari per coprire le spese legali nellambito del contenzioso col fisco americano. Secondo un rapporto del senato Usa, pubblicato in febbraio, Credit Suisse contava nel 2006 oltre 22 mila clienti americani che hanno depositato tra i 10 e i 12 miliardi di dollari, in gran parte non dichiarati.
Autore: Elena Galli
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Italia Oggi