È partito il conto alla rovescia in vista dellobbligo di fatturazione elettronica nei rapporti con la Pubblica amministrazione, che entrerà in vigore dal 6 giugno. Da quella data, le amministrazioni centrali e periferiche non potranno più accettare fatture emesse o trasmesse secondo la modalità cartacea. Inoltre, se il documento non risponderà a tutti criteri fissati per legge, non si potrà procedere al pagamento, neppure parziale.
Un primo giro dorizzonte tra gli addetti ai lavori segnala che la scadenza dovrebbe essere rispettata, anche se tra le imprese non cè ancora una consapevolezza piena di quello che cambierà nel mercato. Del resto, attualmente solo il 2% dei fornitori della p.a. (su un totale di due milioni) è in grado di interagire sul canale MePa.
Mentre la p.a. è chiamata ad adeguarsi adottando il cosiddetto «Codice Ufficio», lidentificativo del destinatario di fatturazione che i fornitori devono inserire nel tracciato della fattura elettronica. Ora, dunque, è il momento di accelerare in vista di una rivoluzione che a regime potrà portare a risparmi fino a 60 miliardi di euro, dando così un contributo importante agli sforzi di riduzione della spesa pubblica.
Fonte:
Italia Oggi
È partito il conto alla rovescia in vista dellobbligo di fatturazione elettronica nei rapporti con la Pubblica amministrazione, che entrerà in vigore dal 6 giugno. Da quella data, le amministrazioni centrali e periferiche non potranno più accettare fatture emesse o trasmesse secondo la modalità cartacea. Inoltre, se il documento non risponderà a tutti criteri fissati per legge, non si potrà procedere al pagamento, neppure parziale.
Un primo giro dorizzonte tra gli addetti ai lavori segnala che la scadenza dovrebbe essere rispettata, anche se tra le imprese non cè ancora una consapevolezza piena di quello che cambierà nel mercato. Del resto, attualmente solo il 2% dei fornitori della p.a. (su un totale di due milioni) è in grado di interagire sul canale MePa.
Mentre la p.a. è chiamata ad adeguarsi adottando il cosiddetto «Codice Ufficio», lidentificativo del destinatario di fatturazione che i fornitori devono inserire nel tracciato della fattura elettronica. Ora, dunque, è il momento di accelerare in vista di una rivoluzione che a regime potrà portare a risparmi fino a 60 miliardi di euro, dando così un contributo importante agli sforzi di riduzione della spesa pubblica.
Fonte:
Italia Oggi