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l’Italia sui pagamenti rischia due procedure d’infrazione Ue

Sul pagamenti della pubblica amministrazione l’Italia resta inadempiente: il vicepresidente della Commissione, Antonio Tajani, ha detto che l’Italia rischia non una ma due procedure d’infrazione Ue. E questo dopo aver esaminato la lettera di risposta del governo italiano del 10 marzo che avrebbe dovuto fugare i dubbi. Secondo Tajani i dubbi riguardano non solo l’applicazione ma anche il corretto recepimento della direttiva europea che impone i pagamenti rapidi. 

Nelle argomentazioni addotte da Roma «si fa riferimento a un’interpretazione della direttiva Ue apparentemente non corretta», in base a cui la pubblica amministrazione può scegliere tra il pagamento nei tempi previsti (30-60 giorni) oppure il pagamento in ritardo con una mora dell’8% più il tasso d’interesse. «È su questo punto che ho chiesto ulteriori chiarimenti all’Italia» puntualizza Tajani. Pena la doppia procedura d’infrazione.

 


Fonte:

La Stampa

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