La terza edizione dellIndagine Internazionale ING Case e Mutui – svolta su un campione di circa 14.000 individui, 13.000 in Europa e 1.000 negli Stati Uniti – ha analizzato le nuove percezioni relative alla casa, le attese riguardo i prezzi degli immobili, ma anche come si affrontano i costi connessi allabitazione e quali sono i fattori determinanti nella scelta del luogo in cui vivere.
Laffitto e le rate del mutuo sono percepite, ormai, come una routine e non preoccupano il 73% degli europei e il 77% degli americani, che considerano questi costi mensili gestibili senza particolari difficoltà o addirittura con facilità. In Italia, invece, ben il 40% dei consumatori dichiara di fare fatica a fronteggiare le spese che devono essere sostenute mensilmente per la casa. Sebbene questa percentuale sia diminuita rispetto al 2013 (46%), il dato resta comunque lontano dalla media europea, dove solo il 28% vive con preoccupazione gli oneri legati allabitazione. Percentuali simili a quella del nostro Paese si riscontrano solo in Polonia (42%), Romania (43%) e Spagna (46%). Allestremo opposto, invece, troviamo Paesi Bassi (12%), Lussemburgo (13%), Germania e Regno Unito (19%), dove meno di 1 intervistato su 5 definisce difficile pagare le spese di casa ogni mese.
In un periodo di difficoltà finanziaria, quale quello attuale, pagare la rata del mutuo appare talvolta particolarmente oneroso.
Il 36% dei consumatori europei, nellimpossibilità di fare fronte al pagamento di una rata del mutuo, indicano come migliore soluzione quella di un allungamento della durata del prestito. Unaltra valida alternativa, scelta dal 23% degli intervistati, è la sospensione temporanea del pagamento della rata per un periodo di tempo. Ulteriori possibilità indicate dal campione sono la surroga (18%), laiuto da parte del Governo (12%) e, infine, che la banca si avvalga del diritto di rivalsa sul bene ipotecato (7%).
Gli italiani intervistati, invece, per fare fronte al pagamento della rata in situazioni di difficoltà economica, confidano maggiormente nellallungamento del periodo per il saldo del debito e nel sostegno da parte delle istituzioni.
LIndagine mostra anche quanto il fattore prezzo e le caratteristiche ritenute imprescindibili per il nido dei propri sogni incidano nella decisione dellacquisto di una casa. Il valore economico di un immobile risulta molto importante per gli intervistati. Interrogati sulle loro aspettative sui prezzi futuri delle abitazioni il 53% degli europei e il 56% degli americani sostengono che questi aumenteranno il prossimo anno, mentre è solo il 30% degli italiani (la percentuale più bassa fra i Paesi monitorati) ad attendersi un loro aumento.
Per gli europei i fattori determinanti nella scelta della tanto agognata dimora da acquistare sono: la prossimità ai servizi (negozi, trasporti, ristoranti, supermercati e palestre), il costo del mutuo o dellaffitto, la sicurezza del quartiere e, infine, le dimensioni della casa e la presenza o meno di aree allaperto (balconi, terrazzo o giardino). Esigenza imperante resta, comunque, quella di trovare unabitazione vicino al proprio luogo di lavoro, così da evitare noiosi e lunghi spostamenti che possono superare i 40 minuti per gli inglesi (45), i turchi (44) e i polacchi (43). Meno stressati i pendolari del Nord Europa dove gli spostamenti da casa al luogo di lavoro richiedono in media poco più di 25 minuti.
Fonte:
ING
La terza edizione dellIndagine Internazionale ING Case e Mutui – svolta su un campione di circa 14.000 individui, 13.000 in Europa e 1.000 negli Stati Uniti – ha analizzato le nuove percezioni relative alla casa, le attese riguardo i prezzi degli immobili, ma anche come si affrontano i costi connessi allabitazione e quali sono i fattori determinanti nella scelta del luogo in cui vivere.
Laffitto e le rate del mutuo sono percepite, ormai, come una routine e non preoccupano il 73% degli europei e il 77% degli americani, che considerano questi costi mensili gestibili senza particolari difficoltà o addirittura con facilità. In Italia, invece, ben il 40% dei consumatori dichiara di fare fatica a fronteggiare le spese che devono essere sostenute mensilmente per la casa. Sebbene questa percentuale sia diminuita rispetto al 2013 (46%), il dato resta comunque lontano dalla media europea, dove solo il 28% vive con preoccupazione gli oneri legati allabitazione. Percentuali simili a quella del nostro Paese si riscontrano solo in Polonia (42%), Romania (43%) e Spagna (46%). Allestremo opposto, invece, troviamo Paesi Bassi (12%), Lussemburgo (13%), Germania e Regno Unito (19%), dove meno di 1 intervistato su 5 definisce difficile pagare le spese di casa ogni mese.
In un periodo di difficoltà finanziaria, quale quello attuale, pagare la rata del mutuo appare talvolta particolarmente oneroso.
Il 36% dei consumatori europei, nellimpossibilità di fare fronte al pagamento di una rata del mutuo, indicano come migliore soluzione quella di un allungamento della durata del prestito. Unaltra valida alternativa, scelta dal 23% degli intervistati, è la sospensione temporanea del pagamento della rata per un periodo di tempo. Ulteriori possibilità indicate dal campione sono la surroga (18%), laiuto da parte del Governo (12%) e, infine, che la banca si avvalga del diritto di rivalsa sul bene ipotecato (7%).
Gli italiani intervistati, invece, per fare fronte al pagamento della rata in situazioni di difficoltà economica, confidano maggiormente nellallungamento del periodo per il saldo del debito e nel sostegno da parte delle istituzioni.
LIndagine mostra anche quanto il fattore prezzo e le caratteristiche ritenute imprescindibili per il nido dei propri sogni incidano nella decisione dellacquisto di una casa. Il valore economico di un immobile risulta molto importante per gli intervistati. Interrogati sulle loro aspettative sui prezzi futuri delle abitazioni il 53% degli europei e il 56% degli americani sostengono che questi aumenteranno il prossimo anno, mentre è solo il 30% degli italiani (la percentuale più bassa fra i Paesi monitorati) ad attendersi un loro aumento.
Per gli europei i fattori determinanti nella scelta della tanto agognata dimora da acquistare sono: la prossimità ai servizi (negozi, trasporti, ristoranti, supermercati e palestre), il costo del mutuo o dellaffitto, la sicurezza del quartiere e, infine, le dimensioni della casa e la presenza o meno di aree allaperto (balconi, terrazzo o giardino). Esigenza imperante resta, comunque, quella di trovare unabitazione vicino al proprio luogo di lavoro, così da evitare noiosi e lunghi spostamenti che possono superare i 40 minuti per gli inglesi (45), i turchi (44) e i polacchi (43). Meno stressati i pendolari del Nord Europa dove gli spostamenti da casa al luogo di lavoro richiedono in media poco più di 25 minuti.
Fonte:
ING