La banca tedesca Commerzbank ha annunciato di essersi sbarazzata di 710 milioni di euro di crediti problematici detenuti in Spagna.
Effettuerà una riduzione di 600 milioni sugli attivi a rischio, subendo una perdita una tantum che verrà contabilizzata sul quarto trimestre. In questo modo il gruppo cerca di migliorare la sua posizione in vista dell’analisi approfondita degli attivi che si appresta ad effettuare la Bce, prima di rilevare dal 2014 il compito di autorità centrale di vigilanza sulle banche.
Con l’operazione di oggi Commerzbank di fatto ha dimezzato la sua esposizione sui mutui in Spagna, paese che ha subito un tracollo del mercato immobiliare, ma anche così mantiene attività di questo tipo per circa 1 miliardo di euro.
Intanto secondo l’istituto di statistica spagnolo, l’Ine, i fallimenti di imprese e privati sono aumentati del 6,5 per cento dnel 2013, raggiungendo un nuovo massimo storico con 9.660 casi.
Il rialzo è stato meno marcato del più 15,1 per cento del 2011 e dell’esplosione del 32,2 per cento del 2012, ma ha comunque segnato un ulteriore allontanamento dai 1.147 casi di fallimento che si registrarano prima della crisi globalòe, nel 2007.
Fonte:
Il Mondo
La banca tedesca Commerzbank ha annunciato di essersi sbarazzata di 710 milioni di euro di crediti problematici detenuti in Spagna.
Effettuerà una riduzione di 600 milioni sugli attivi a rischio, subendo una perdita una tantum che verrà contabilizzata sul quarto trimestre. In questo modo il gruppo cerca di migliorare la sua posizione in vista dell’analisi approfondita degli attivi che si appresta ad effettuare la Bce, prima di rilevare dal 2014 il compito di autorità centrale di vigilanza sulle banche.
Con l’operazione di oggi Commerzbank di fatto ha dimezzato la sua esposizione sui mutui in Spagna, paese che ha subito un tracollo del mercato immobiliare, ma anche così mantiene attività di questo tipo per circa 1 miliardo di euro.
Intanto secondo l’istituto di statistica spagnolo, l’Ine, i fallimenti di imprese e privati sono aumentati del 6,5 per cento dnel 2013, raggiungendo un nuovo massimo storico con 9.660 casi.
Il rialzo è stato meno marcato del più 15,1 per cento del 2011 e dell’esplosione del 32,2 per cento del 2012, ma ha comunque segnato un ulteriore allontanamento dai 1.147 casi di fallimento che si registrarano prima della crisi globalòe, nel 2007.
Fonte:
Il Mondo