Scelti per voi

Calano ancora i prestiti ai privati ma la fiducia delle imprese risale

 

Calano ancora i prestiti ai privati: secondo le rilevazioni della Banca centrale europea hanno segnato una flessione del 2,3% a dicembre, in linea con quanto fatto il mese prima. Torna a scivolare in terreno negativo (-0,1% da una situazione invariata) l’andamento dei prestiti alle famiglie, mentre resta in profondo rosso (-3%) pur migliorando leggermente (era -3,8% a novembre) il flusso di liquidità verso le imprese non finanziarie. Nonostante l’ossigeno delle banche tardi dunque ad arrivare alle aziende, un segnale positivo si registra in Italia dove l’Istat certifica il miglioramento del clima di fiducia delle imprese. Viene così bissato il dato di ieri sulla fiducia dei consumatori, anch’essa in aumento.

Secondo l’Istituto di statistica, a gennaio 2014 l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane è cresciuto a quota 86,8 punti, da 83,8 di dicembre. Resta ancora ben lontana, comunque, la soglia di 100 punti che costituisce la base del 2005. “L’andamento”, spiega l’Istat, “dell’indice complessivo rispecchia un miglioramento significativo della fiducia delle imprese del settore dei servizi di mercato e di quelle del commercio al dettaglio; risulta invece in diminuzione la fiducia delle imprese manifatturiere e delle imprese di costruzione”.

Infatti, l’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere diminuisce, passando da 98,2 di dicembre a 97,7. Migliorano le attese di produzione (da 4 a 5 il saldo) e rimangono stabili i giudizi sugli ordini (a -27); il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da -4 a -1. L’analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie (Rpi) indica un miglioramento dell’indicatore per i beni strumentali (da 95,2 a 97,5) e un peggioramento per i beni di consumo (da 98,8 a 97,2) e per i beni intermedi (da 101,0 a 98,4).

Nel settore delle costruzioni, l’indice scende da 82,2 di dicembre a 76,5. I giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione e le attese sull’occupazione peggiorano (da -42 a -49 e da -21 a -23 i rispettivi saldi).

Guardando invece ai miglioramenti, l’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese dei servizi sale da 80,9 di dicembre a 88,5. Migliorano le attese sul livello degli ordini e, soprattutto, sull’andamento dell’economia in generale (varia da -36 a -24 il relativo saldo); i giudizi sugli ordini restano stabili a -20. Nel commercio al dettaglio, l’indice del clima di fiducia aumenta, passando da 90,7 di dicembre a 93,5. L’indice aumenta sia nella grande distribuzione (da 92,2 a 92,8), sia in quella tradizionale (da 90,7 a 94,8).

 


Fonte:

Repubblica

Credit Village è oggi il punto di incontro e riferimento - attraverso le sue tre aree, web, editoria, eventi - di professionisti, manager, imprenditori e operatori della gestione del credito. Nasce nel 2002 con l’intento di diffondere anche in Italia, così come avveniva nel mondo anglosassone, la cultura del Credit e Collection Management.