La crisi economica continua a farsi sentire inesorabilmente sullantico popolo delle formiche, il lavoro è sempre più un miraggio, specie per le giovani generazioni, e anche il risparmio delle famiglie italiane si erode sempre di più.
A conferma della fotografia poco rosea descritta vi sono differenti indagini che segnalano laumento del numero di cittadini in seria difficoltà economica, sempre più italiani si vedono costretti a chiedere aiuto ai propri famigliari per arrivare alla fatidica quarta settimana, il reddito non è sufficiente a sostenere le spese.
Secondo unanalisi Coldiretti/Ixé ben un italiano su tre, precisamente il 37% , è costretto a chiedere un supporto economico ai propri genitori per arrivare a fine mese, un 14% ha esteso la richiesta di aiuto ai parenti più stretti ed un 8% si è rivolta agli amici, solo un 14% si è rivolto alle finanziarie e ai canali tradizionali del credito, la ragione è ovvia, la morsa creditizia delle banche è sempre più pressante e le garanzie richieste sono innumerevoli, quindi per chi è in difficoltà non resta che chiedere un prestito allinterno della propria famiglia.
È altresì dimostrato da dati dellOsservatorio di Gfk Eurisko e Prometeia che sta aumentando la propensione al risparmio delle famiglie italiane, coloro che ancora riescono ad arrivare a fine mese, non pensano a consumare e a togliersi sfizi ma ad accantonare, timorosi di un futuro incerto e di spese esogene non programmate, che potrebbero facilmente portare anche la famiglia più accorta sul lastrico.
Ovviamente laumento della propensione al risparmio, che dopo il minimo storico dell8,4% del 2012, dovrebbe aumentare di 1 punto percentuale nel 2013, non è un segnale positivo per leconomia italiana che stenta a riprendersi, lItalia infatti si classifica maglia nera in Europa per la capacità di spesa.
La crisi economica ha portato la capacità di spesa degli italiani ad un triste primato negativo nel 2012, con un crollo, secondo Adusbef e Federconsumatori, del 16,8% peggio anche della Grecia.
La famiglia resta dunque un valido ammortizzatore sociale che funge da supporto in caso di sopraggiunte difficoltà economiche, ma non può che portare a conseguenze inique, è indispensabile, infatti, come sostiene Rosina, professore di demografia allUniversità Cattolica di Milano, avere la fortuna di nascere nella famiglia giusta per poter confidare in un aiuto economico in caso di difficoltà, il welfare dovrebbe, invece, cancellare questa iniquità e fornire supporti adeguati a tutti i soggetti che versano in condizioni critiche.
Autore: Erica Venditti
Fonte:
Redazione Credit Village
La crisi economica continua a farsi sentire inesorabilmente sullantico popolo delle formiche, il lavoro è sempre più un miraggio, specie per le giovani generazioni, e anche il risparmio delle famiglie italiane si erode sempre di più.
A conferma della fotografia poco rosea descritta vi sono differenti indagini che segnalano laumento del numero di cittadini in seria difficoltà economica, sempre più italiani si vedono costretti a chiedere aiuto ai propri famigliari per arrivare alla fatidica quarta settimana, il reddito non è sufficiente a sostenere le spese.
Secondo unanalisi Coldiretti/Ixé ben un italiano su tre, precisamente il 37% , è costretto a chiedere un supporto economico ai propri genitori per arrivare a fine mese, un 14% ha esteso la richiesta di aiuto ai parenti più stretti ed un 8% si è rivolta agli amici, solo un 14% si è rivolto alle finanziarie e ai canali tradizionali del credito, la ragione è ovvia, la morsa creditizia delle banche è sempre più pressante e le garanzie richieste sono innumerevoli, quindi per chi è in difficoltà non resta che chiedere un prestito allinterno della propria famiglia.
È altresì dimostrato da dati dellOsservatorio di Gfk Eurisko e Prometeia che sta aumentando la propensione al risparmio delle famiglie italiane, coloro che ancora riescono ad arrivare a fine mese, non pensano a consumare e a togliersi sfizi ma ad accantonare, timorosi di un futuro incerto e di spese esogene non programmate, che potrebbero facilmente portare anche la famiglia più accorta sul lastrico.
Ovviamente laumento della propensione al risparmio, che dopo il minimo storico dell8,4% del 2012, dovrebbe aumentare di 1 punto percentuale nel 2013, non è un segnale positivo per leconomia italiana che stenta a riprendersi, lItalia infatti si classifica maglia nera in Europa per la capacità di spesa.
La crisi economica ha portato la capacità di spesa degli italiani ad un triste primato negativo nel 2012, con un crollo, secondo Adusbef e Federconsumatori, del 16,8% peggio anche della Grecia.
La famiglia resta dunque un valido ammortizzatore sociale che funge da supporto in caso di sopraggiunte difficoltà economiche, ma non può che portare a conseguenze inique, è indispensabile, infatti, come sostiene Rosina, professore di demografia allUniversità Cattolica di Milano, avere la fortuna di nascere nella famiglia giusta per poter confidare in un aiuto economico in caso di difficoltà, il welfare dovrebbe, invece, cancellare questa iniquità e fornire supporti adeguati a tutti i soggetti che versano in condizioni critiche.
Autore: Erica Venditti
Fonte:
Redazione Credit Village