Una indagine su un giro di fatture false che sarebbe stato realizzato da una società di recupero crediti di Bari è stata avviata dalla procura di Bari che indagherebbe su 25 persone, tra cui anche il consigliere regionale pugliese Tato Greco (Udc) e la figlia del presidente del Csm, Maria Margherita Vietti.
L’inchiesta sarebbe partita da un corso di formazione professionale finanziato con due milioni di euro ma mai realizzato. Al centro della vicenda ci sarebbero due società, la All service finance con sede a Bari, che si occupa di recupero crediti, e la Teti di Torino della famiglia Vietti.
Secondo l’ipotesi accusatoria, la All service (che navigava in cattive acque finanziarie) avrebbe prodotto un giro di false fatture per coprire la distrazione dei fondi pubblici destinati al corso di formazione mai realizzato.
Fonte:
Corriere del Mezzogiorno
Una indagine su un giro di fatture false che sarebbe stato realizzato da una società di recupero crediti di Bari è stata avviata dalla procura di Bari che indagherebbe su 25 persone, tra cui anche il consigliere regionale pugliese Tato Greco (Udc) e la figlia del presidente del Csm, Maria Margherita Vietti.
L’inchiesta sarebbe partita da un corso di formazione professionale finanziato con due milioni di euro ma mai realizzato. Al centro della vicenda ci sarebbero due società, la All service finance con sede a Bari, che si occupa di recupero crediti, e la Teti di Torino della famiglia Vietti.
Secondo l’ipotesi accusatoria, la All service (che navigava in cattive acque finanziarie) avrebbe prodotto un giro di false fatture per coprire la distrazione dei fondi pubblici destinati al corso di formazione mai realizzato.
Fonte:
Corriere del Mezzogiorno