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La crisi economica fa tornare di moda il baratto

In un periodo di crisi economica come quello attuale, i consumatori italiani rispolverano le vecchie abitudini, per i pagamenti si è tornati ad usare i pagherò, sono tornate infatti di moda le cambiali, ed è tornato in voga il baratto.

I soldi scarseggiano ma la voglia di “acquistare” non viene meno, ecco allora che, da un’indagine di Coldiretti, emerge come tre italiani su quattro apprezzino lo scambio senza uso di moneta.

Che cos’è il baratto? In economia si tratta di uno scambio bilaterale o multilaterale di beni e servizi tra due o più soggetti economici, individui, imprese, aziende, enti, governi, senza l’utilizzo del denaro.  Nel diritto civile italiano, questo genere di operazione viene classificato sotto la denominazione di permuta.

Viene considerato come la prima forma storica dello scambio commerciale di beni, quindi nasce anteriormente rispetto alle forme di scambio classiche che si basano sulla moneta. Una delle motivazioni alla base della diffusione, in tempi passati, è che in assenza di moneta e di risparmio, l’unico modo per poter beneficiare di beni, provenienti da altri, era quello di scambiarli.

Oggi, a causa delle ristrettezze economiche, il baratto pare essere tornato una pratica utilizzata, sia fisicamente, la Coldiretti, domenica ha allestito, nel Castello Sforzesco, di Milano il “Mercato del Baratto”, iniziativa che ha visto un’ampia partecipazione e che ha avuto l’obiettivo primario di valorizzare l’economia reale e rilanciare il rapporto produttore-consumatore, sia virtualmente, online.

Il baratto su internet è denominato “swapping”, da swap, che letteralmente significa appunto scambio, una forma sempre più diffusa, in cui singoli o gruppi di persone si spediscono oggetti di valore equivalente sulla base della fiducia, negli ultimi anni si stanno diffondendo portali e forum dedicati al baratto, come nuova modalità economica. Si è diffuso e-Barty il primo social network del baratto e Barattob.it un sito dedicato allo scambio di soggiorni, alloggio e colazione, in B&B in tutta Italia. Esistono anche applicazioni ad hoc per attivare azioni di scambio in modalità mobile.

Come si stabilisce il valore di un bene? Il valore dei beni oggetto dello scambio sono considerati, generalmente, equivalenti tra le parti, senza ricorrere a specifiche unità di misura di valore monetario, il bene acquisisce importanza in base alla considerazione qualitativa e quantitativa, entrano comunque in gioco, le basi del mercato tradizionale, le merci scambiate rispondono alla legge della domanda e dell’offerta.

Esistono due tipi di baratto, quello semplice o diretto, quando entrambe le parti ambiscono a procurarsi reciprocamente il bene dell’altro, e quello multiplo o indiretto quando un soggetto cede un bene o un servizio, ricevendone in cambio un altro che non desidera in modo permanente ma solo come scambio temporaneo, come il “baratto” di appartamenti nei periodi estivi. In questo caso si dice che il bene ottenuto nel corso del baratto è desiderato non per il suo valore d’uso ma per quello di scambio.

Il baratto, in tempo di crisi, coinvolge e incuriosisce sempre più italiani, formaggi, salumi, frutta, verdura scambiati e pagati con altra merce orologi, quadri, libri, cd, scarpe, un metodo antico che però potrebbe ridare sollievo ad un’economia ormai ferma.


Autore: Erica Venditti
Fonte:
Redazione Credit Village

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