Un milione di famiglie senza reddito da lavoro, dichiara Pietro Giordano di Adiconsum, l’ultimo dato di un estremo disagio sociale che accentua l’allargamento della forbice tra chi ha grandi redditi e chi non raggiunge la seconda settimana del mese con il proprio reddito.
A tali dati devastanti si aggiungono quelli che focalizzano un milione di posti di lavoro persi nel 2012, una famiglia su sei che vive al di sotto della soglia di povertà , 265 milioni di ore di cassa integrazione nei primi tre mesi del 2013, un reddito medio lordo degli italiani che non raggiunge neanche i ventimila euro (19.655 euro), 10 milioni di italiani che non pagano un euro di Irpef, 7,4 milioni di pensionati che hanno un reddito inferiore a 1.000,00 euro di cui il 13,3% ha una pensione meno di 500 euro.
L’elenco potrebbe continuare all’infinito con i consumi tornati al 1990, una tassazione che ha superato il 50%, ecc.
E’ tempo di smetterla con campagne elettorali che durano da mesi. I partiti recuperino il senso di responsabilità dando un Governo ad un Paese che non può rischiare il default, abbandonando populismi pericolosi per la democrazia e devastanti per la tenuta sociale ed economica del Paese.
Si riparta dalle relazioni dei Gruppi di Lavoro dei Saggi nominati dal Presidente della Repubblica e si proceda ad un’Agenda fatta di Riforme (Elettorale, Liberalizzazioni, sviluppo sostenibile, sussidiarietà , mutualismo, partecipazione dei lavoratori e dei consumatori alla vita delle aziende, riforma fiscale con abbattimento delle aliquote fiscali per lavoratori e pensionati, ecc), solo cosa¬ si potrà uscire dalla preoccupante situazione del Paese
Fonte:
ADICONSUM
Un milione di famiglie senza reddito da lavoro, dichiara Pietro Giordano di Adiconsum, l’ultimo dato di un estremo disagio sociale che accentua l’allargamento della forbice tra chi ha grandi redditi e chi non raggiunge la seconda settimana del mese con il proprio reddito.
A tali dati devastanti si aggiungono quelli che focalizzano un milione di posti di lavoro persi nel 2012, una famiglia su sei che vive al di sotto della soglia di povertà , 265 milioni di ore di cassa integrazione nei primi tre mesi del 2013, un reddito medio lordo degli italiani che non raggiunge neanche i ventimila euro (19.655 euro), 10 milioni di italiani che non pagano un euro di Irpef, 7,4 milioni di pensionati che hanno un reddito inferiore a 1.000,00 euro di cui il 13,3% ha una pensione meno di 500 euro.
L’elenco potrebbe continuare all’infinito con i consumi tornati al 1990, una tassazione che ha superato il 50%, ecc.
E’ tempo di smetterla con campagne elettorali che durano da mesi. I partiti recuperino il senso di responsabilità dando un Governo ad un Paese che non può rischiare il default, abbandonando populismi pericolosi per la democrazia e devastanti per la tenuta sociale ed economica del Paese.
Si riparta dalle relazioni dei Gruppi di Lavoro dei Saggi nominati dal Presidente della Repubblica e si proceda ad un’Agenda fatta di Riforme (Elettorale, Liberalizzazioni, sviluppo sostenibile, sussidiarietà , mutualismo, partecipazione dei lavoratori e dei consumatori alla vita delle aziende, riforma fiscale con abbattimento delle aliquote fiscali per lavoratori e pensionati, ecc), solo cosa¬ si potrà uscire dalla preoccupante situazione del Paese
Fonte:
ADICONSUM