CRIF Decision Solutions la società del Gruppo CRIF specializzata nella realizzazione e gestione di sistemi di supporto decisionale allerogazione del credito – ha analizzato i dati relativi allimporto medio erogato[1] alle famiglie italiane nel corso dellanno 2012, distinto per le diverse forme tecniche del credito al dettaglio (mutui, prestiti personali e prestiti finalizzati).
Le dinamiche a livello nazionale degli importi medi erogati seguono fondamentalmente lo stesso trend di contrazione sebbene con intensità diverse
Importo medio erogato – tassi di crescita nazionali
|
2012/2011
|
mutui ipotecari
|
-3,6%
|
prestiti finalizzati
|
-4,1%
|
prestiti personali
|
-6,7%
|
Fonte: CRIF Decision Solutions
Il quadro congiunturale ancora fragile continua a riflettersi pesantemente sul credito alle famiglie, con il persistere di segnali negativi sul fronte occupazionale, soprattutto giovanile, della fiducia e dei consumi, specie quelli di beni durevoli o di importo più consistente. commenta Daniela Bastianelli, Research & Innovation di CRIF Decision Solutions -. Di conseguenza, il credito retail permane caratterizzato da una forte prudenza che caratterizza sia lofferta, di nuovo influenzata dal fattore rischio, sia la domanda di finanziamenti da parte delle famiglie, che si riflette su rate più contenute e importi medi più ridotti rispetto al recente passato.
Alla luce di questo scenario, anche nel 2012 gli importi medi erogati alle famiglie sulle principali forme tecniche continuano a diminuire a fronte di una dinamica fortemente negativa anche dei flussi finanziati.
Nel complesso, i mutui immobiliari hanno continuato a registrare sia una forte contrazione della domanda sia unofferta ridotta, caratterizzata da tassi di interesse sulle nuove erogazioni ancora elevati che hanno scoraggiato eventuali richieste.
Legati ad un mercato immobiliare in forte crisi, dove le compravendite hanno registrato cali significativi con una dinamica dei prezzi sicuramente più rigida ma in lieve riduzione, i mutui immobiliari erogati hanno infatti registrato un ulteriore contrazione del -3,6% dellimporto medio, che nel 2012 è stato pari a 146.316 euro.
Il 2012 ha rappresentato un altro anno di stasi per gli investimenti nel mattone da parte delle famiglie e nemmeno il fattore prezzo, divenuto più conveniente, e lesubero di offerta sul mercato sono riusciti a stimolare la domanda di immobili residenziali aggiunge Bastianelli -.
Non meno importante è il ridimensionamento dei prestiti finalizzati soprattutto perché riflettono le dinamiche dei consumi durevoli, in particolare dellauto dove le immatricolazioni hanno registrato una contrazione del -20% circa rispetto al 2011. In calo anche i consumi dedicati ai mobili, arredo ed elettrodomestici, tipicamente sostenuti dallaccensione di un finanziamento.
Per questa forma tecnica limporto medio si è contratto del -4,1% rispetto al 2011, assestandosi a 4.090 euro, indicando anche una riduzione della spesa dedicata a quei prodotti.
Decisamente più significativa è la contrazione rispetto al 2009 (-22,3%) e, soprattutto, al 2008 (-29,1%), quando la crisi ancora non aveva fatto sentire tutti i suoi drammatici effetti sulle famiglie.
Queste evidenze di riduzione dei consumi e della spesa da destinare agli acquisti si possono intravvedere anche nel trend dei prestiti personali, forma tecnica che ha assunto nel tempo un maggiore appeal presso la clientela per le sue caratteristiche di flessibilità nellutilizzo, ma che risente anchessa delle condizioni sfavorevoli per le famiglie.
Nel 2012 limporto medio è calato di un ulteriore -6,7% rispetto allanno precedente e si è assestato a 12.666 euro, frutto di una contrazione sia degli importi complessivamente finanziati che del numero di contratti sottoscritti.
In questi ultimi anni caratterizzati dalla crisi le famiglie italiane hanno profondamente riorganizzato le proprie uscite, spesso rinviando gli acquisti a momenti più propizi, specie nel caso di beni non considerati strettamente indispensabili o per quelli di importo più elevato commenta Bastianelli -. Coerentemente, i finanziamenti a sostegno di consumi e investimento per la casa si sono tendenzialmente orientati su soluzioni in grado di gravare meno pesantemente sul reddito disponibile, privilegiando di conseguenza importi più leggeri. Inoltre, dobbiamo tenere conto che la debole dinamica dei redditi e la crisi occupazionale espongono le famiglie anche a maggiori rischi e difficoltà nel rispettare i piani di rimborso dei debiti, tanto che nellultimo anno il rischio di credito ha invertito la sua tendenza ed è tornato a crescere, sia per i mutui che per i prestiti al consumo.
Tali considerazioni rappresentano una sintesi dei trend a livello nazionale di alcuni fattori che incidono sul mercato del credito. Evidentemente le dinamiche territoriali rispondono a fattori specifici non evidenziati nellanalisi e, quindi, possono discostarsi da quelle che sono le tendenze complessive.
Analizzando i dati aggregati a livello regionale, per i mutui limporto medio più elevato è quello riscontrato in Trentino Alto Adige, con oltre 211.000 euro, seguita a distanza dalla Lombardia, con circa 170.000 euro. Gli importi medi più contenuti, invece, si riscontrano nelle regioni del Sud e Isole, in particolare in Sardegna e in Calabria, entrambe con poco più di 110.000 euro.
Relativamente ai prestiti finalizzati, lanalisi mette in evidenza come il più alto importo medio erogato riguardi nuovamente il Trentino Alto Adige, con più di 5.600 euro, mentre quello più contenuto sia quello della Campania, con 3.152 euro, seguita a ruota da Puglia e Sicilia.
In merito ai prestiti personali, infine, il record assoluto spetta al Lazio con più di 13.500 euro di media; allestremo opposto, la Liguria e il Friuli Venezia Giulia, con circa 11.800 euro.
|
MUTUO IPOTECARIO
|
PRESTITO FINALIZZATO
|
PRESTITO PERSONALE
|
REGIONE
|
Importo medio
|
Importo medio
|
Importo medio
|
Italia
|
146.316
|
4.090
|
12.666
|
Liguria
|
116.849
|
4.077
|
11.840
|
Lombardia
|
170.308
|
4.848
|
12.132
|
Piemonte
|
133.572
|
4.836
|
12.143
|
Valle D’Aosta
|
140.639
|
5.136
|
13.485
|
Emilia-Romagna
|
153.172
|
4.792
|
12.680
|
Friuli-Venezia Giulia
|
137.223
|
4.418
|
11.874
|
Trentino-Alto Adige
|
211.110
|
5.640
|
12.987
|
Veneto
|
152.883
|
4.724
|
13.029
|
Lazio
|
149.581
|
3.807
|
13.516
|
Marche
|
152.439
|
4.211
|
11.999
|
Toscana
|
152.246
|
4.727
|
12.750
|
Umbria
|
136.276
|
4.665
|
12.877
|
Abruzzo
|
136.134
|
3.792
|
13.430
|
Basilicata
|
123.513
|
3.870
|
12.352
|
Calabria
|
110.519
|
3.890
|
12.641
|
Campania
|
137.196
|
3.152
|
12.610
|
Molise
|
133.931
|
3.561
|
12.987
|
Puglia
|
116.311
|
3.214
|
12.306
|
Sardegna
|
110.454
|
3.621
|
12.724
|
Sicilia
|
119.702
|
3.238
|
13.365
|
Fonte: CRIF Decision Solutions
Entrando maggiormente nel dettaglio lanalisi degli importi medi per provincia mette in evidenza dinamiche estremamente eterogenee, influenzate da fattori locali.
Per quanto riguarda i mutui, limporto medio più consistente è risultato essere quello erogato nelle province di Trento e Bolzano, ben sopra la media nazionale con 211.110 euro, mentre allestremo opposto della classifica si colloca la provincia del Medio Campidano con soli 84.821 euro.
Relativamente ai prestiti finalizzati, invece, limporto medio più rilevante è quello rilevato nuovamente nella provincia di Pavia con 5.753 euro. Limporto medio più contenuto è invece quello rilevato a Taranto, con 2.894 euro, seguita a ruota da Napoli con 2.909 euro.
Riguardo i prestiti personali, infine, il più elevato importo medio erogato è stato quello della provincia di Frosinone, con 16.647 euro, mentre quello più contenuto è stato quello rilevato a Piacenza, con 10.363 euro.
Considerando la persistente fragilità del quadro macroeconomico e lincertezza sui tempi di superamento della crisi, le prospettive di crescita del credito alle famiglie per lanno in corso si confermano sostanzialmente deboli, condizionate dallulteriore aumento dei tassi di disoccupazione e della complessiva contrazione dei redditi disponibili che indurranno i consumatori ad adottare ancora un approccio improntato alla prudenza nelle decisioni di acquisto e di investimento conclude Bastianelli -. Al contempo le politiche di offerta da parte degli Istituti continueranno a mantenersi selettive a fronte dellulteriore innalzamento dei livelli di rischiosità creditizia già evidenziato dai nostri modelli predittivi.
[1] Indicazioni metodologiche: limporto medio erogato risulta dal rapporto tra limporto complessivo finanziato nellanno di riferimento e il numero di pratiche.
Autore: CRIF
Fonte:
CRIF
CRIF Decision Solutions la società del Gruppo CRIF specializzata nella realizzazione e gestione di sistemi di supporto decisionale allerogazione del credito – ha analizzato i dati relativi allimporto medio erogato[1] alle famiglie italiane nel corso dellanno 2012, distinto per le diverse forme tecniche del credito al dettaglio (mutui, prestiti personali e prestiti finalizzati).
Le dinamiche a livello nazionale degli importi medi erogati seguono fondamentalmente lo stesso trend di contrazione sebbene con intensità diverse
Importo medio erogato – tassi di crescita nazionali
2012/2011
mutui ipotecari
-3,6%
prestiti finalizzati
-4,1%
prestiti personali
-6,7%
Fonte: CRIF Decision Solutions
Il quadro congiunturale ancora fragile continua a riflettersi pesantemente sul credito alle famiglie, con il persistere di segnali negativi sul fronte occupazionale, soprattutto giovanile, della fiducia e dei consumi, specie quelli di beni durevoli o di importo più consistente. commenta Daniela Bastianelli, Research & Innovation di CRIF Decision Solutions -. Di conseguenza, il credito retail permane caratterizzato da una forte prudenza che caratterizza sia lofferta, di nuovo influenzata dal fattore rischio, sia la domanda di finanziamenti da parte delle famiglie, che si riflette su rate più contenute e importi medi più ridotti rispetto al recente passato.
Alla luce di questo scenario, anche nel 2012 gli importi medi erogati alle famiglie sulle principali forme tecniche continuano a diminuire a fronte di una dinamica fortemente negativa anche dei flussi finanziati.
Nel complesso, i mutui immobiliari hanno continuato a registrare sia una forte contrazione della domanda sia unofferta ridotta, caratterizzata da tassi di interesse sulle nuove erogazioni ancora elevati che hanno scoraggiato eventuali richieste.
Legati ad un mercato immobiliare in forte crisi, dove le compravendite hanno registrato cali significativi con una dinamica dei prezzi sicuramente più rigida ma in lieve riduzione, i mutui immobiliari erogati hanno infatti registrato un ulteriore contrazione del -3,6% dellimporto medio, che nel 2012 è stato pari a 146.316 euro.
Il 2012 ha rappresentato un altro anno di stasi per gli investimenti nel mattone da parte delle famiglie e nemmeno il fattore prezzo, divenuto più conveniente, e lesubero di offerta sul mercato sono riusciti a stimolare la domanda di immobili residenziali aggiunge Bastianelli -.
Non meno importante è il ridimensionamento dei prestiti finalizzati soprattutto perché riflettono le dinamiche dei consumi durevoli, in particolare dellauto dove le immatricolazioni hanno registrato una contrazione del -20% circa rispetto al 2011. In calo anche i consumi dedicati ai mobili, arredo ed elettrodomestici, tipicamente sostenuti dallaccensione di un finanziamento.
Per questa forma tecnica limporto medio si è contratto del -4,1% rispetto al 2011, assestandosi a 4.090 euro, indicando anche una riduzione della spesa dedicata a quei prodotti.
Decisamente più significativa è la contrazione rispetto al 2009 (-22,3%) e, soprattutto, al 2008 (-29,1%), quando la crisi ancora non aveva fatto sentire tutti i suoi drammatici effetti sulle famiglie.
Queste evidenze di riduzione dei consumi e della spesa da destinare agli acquisti si possono intravvedere anche nel trend dei prestiti personali, forma tecnica che ha assunto nel tempo un maggiore appeal presso la clientela per le sue caratteristiche di flessibilità nellutilizzo, ma che risente anchessa delle condizioni sfavorevoli per le famiglie.
Nel 2012 limporto medio è calato di un ulteriore -6,7% rispetto allanno precedente e si è assestato a 12.666 euro, frutto di una contrazione sia degli importi complessivamente finanziati che del numero di contratti sottoscritti.
In questi ultimi anni caratterizzati dalla crisi le famiglie italiane hanno profondamente riorganizzato le proprie uscite, spesso rinviando gli acquisti a momenti più propizi, specie nel caso di beni non considerati strettamente indispensabili o per quelli di importo più elevato commenta Bastianelli -. Coerentemente, i finanziamenti a sostegno di consumi e investimento per la casa si sono tendenzialmente orientati su soluzioni in grado di gravare meno pesantemente sul reddito disponibile, privilegiando di conseguenza importi più leggeri. Inoltre, dobbiamo tenere conto che la debole dinamica dei redditi e la crisi occupazionale espongono le famiglie anche a maggiori rischi e difficoltà nel rispettare i piani di rimborso dei debiti, tanto che nellultimo anno il rischio di credito ha invertito la sua tendenza ed è tornato a crescere, sia per i mutui che per i prestiti al consumo.
Tali considerazioni rappresentano una sintesi dei trend a livello nazionale di alcuni fattori che incidono sul mercato del credito. Evidentemente le dinamiche territoriali rispondono a fattori specifici non evidenziati nellanalisi e, quindi, possono discostarsi da quelle che sono le tendenze complessive.
Analizzando i dati aggregati a livello regionale, per i mutui limporto medio più elevato è quello riscontrato in Trentino Alto Adige, con oltre 211.000 euro, seguita a distanza dalla Lombardia, con circa 170.000 euro. Gli importi medi più contenuti, invece, si riscontrano nelle regioni del Sud e Isole, in particolare in Sardegna e in Calabria, entrambe con poco più di 110.000 euro.
Relativamente ai prestiti finalizzati, lanalisi mette in evidenza come il più alto importo medio erogato riguardi nuovamente il Trentino Alto Adige, con più di 5.600 euro, mentre quello più contenuto sia quello della Campania, con 3.152 euro, seguita a ruota da Puglia e Sicilia.
In merito ai prestiti personali, infine, il record assoluto spetta al Lazio con più di 13.500 euro di media; allestremo opposto, la Liguria e il Friuli Venezia Giulia, con circa 11.800 euro.
MUTUO IPOTECARIO
PRESTITO FINALIZZATO
PRESTITO PERSONALE
REGIONE
Importo medio
Importo medio
Importo medio
Italia
146.316
4.090
12.666
Liguria
116.849
4.077
11.840
Lombardia
170.308
4.848
12.132
Piemonte
133.572
4.836
12.143
Valle D’Aosta
140.639
5.136
13.485
Emilia-Romagna
153.172
4.792
12.680
Friuli-Venezia Giulia
137.223
4.418
11.874
Trentino-Alto Adige
211.110
5.640
12.987
Veneto
152.883
4.724
13.029
Lazio
149.581
3.807
13.516
Marche
152.439
4.211
11.999
Toscana
152.246
4.727
12.750
Umbria
136.276
4.665
12.877
Abruzzo
136.134
3.792
13.430
Basilicata
123.513
3.870
12.352
Calabria
110.519
3.890
12.641
Campania
137.196
3.152
12.610
Molise
133.931
3.561
12.987
Puglia
116.311
3.214
12.306
Sardegna
110.454
3.621
12.724
Sicilia
119.702
3.238
13.365
Fonte: CRIF Decision Solutions
Entrando maggiormente nel dettaglio lanalisi degli importi medi per provincia mette in evidenza dinamiche estremamente eterogenee, influenzate da fattori locali.
Per quanto riguarda i mutui, limporto medio più consistente è risultato essere quello erogato nelle province di Trento e Bolzano, ben sopra la media nazionale con 211.110 euro, mentre allestremo opposto della classifica si colloca la provincia del Medio Campidano con soli 84.821 euro.
Relativamente ai prestiti finalizzati, invece, limporto medio più rilevante è quello rilevato nuovamente nella provincia di Pavia con 5.753 euro. Limporto medio più contenuto è invece quello rilevato a Taranto, con 2.894 euro, seguita a ruota da Napoli con 2.909 euro.
Riguardo i prestiti personali, infine, il più elevato importo medio erogato è stato quello della provincia di Frosinone, con 16.647 euro, mentre quello più contenuto è stato quello rilevato a Piacenza, con 10.363 euro.
Considerando la persistente fragilità del quadro macroeconomico e lincertezza sui tempi di superamento della crisi, le prospettive di crescita del credito alle famiglie per lanno in corso si confermano sostanzialmente deboli, condizionate dallulteriore aumento dei tassi di disoccupazione e della complessiva contrazione dei redditi disponibili che indurranno i consumatori ad adottare ancora un approccio improntato alla prudenza nelle decisioni di acquisto e di investimento conclude Bastianelli -. Al contempo le politiche di offerta da parte degli Istituti continueranno a mantenersi selettive a fronte dellulteriore innalzamento dei livelli di rischiosità creditizia già evidenziato dai nostri modelli predittivi.
[1] Indicazioni metodologiche: limporto medio erogato risulta dal rapporto tra limporto complessivo finanziato nellanno di riferimento e il numero di pratiche.
Autore: CRIF
Fonte:
CRIF