Da unanalisi condotta da Scenari Immobiliari si evincono due interessanti tendenze che stanno caratterizzando il mercato immobiliare.
Nel 2012 vi è stato un vero e proprio boom di italiani che hanno acquistato la seconda casa fuori dallItalia, si tratta infatti di ben 40 mila transazioni, +11,4% rispetto al 2011. Nonostante laliquota introdotta dal governo Monti pari allo 0,76% sul prezzo riportato nellatto di acquisto, la ricerca di affari in cui investire capitali è in continua espansione specie nella capitali Europee ed a New York, infatti risulta sempre più di moda la prassi dellinvestimento allestero.
Il motivo principale dellapertura verso i mercati esteri e secondo Paola Gianasso, responsabile dei mercati esteri per Scenari Immobiliari, il fatto che “comperare un immobile fuori ha indiscutibili vantaggi rispetto alla seconda casa in Italia, dove l’offerta è raramente adeguata alla domanda»
Nel 2012 si conferma infatti il sorpasso delle seconde case allestero, 40 mila acquisti, rispetto ai 30 mila degli immobili comprati in Italia. Chi ha denaro da investire lo fa sui classici come New York, Londra e Parigi dove i prezzi sono molto elevati ma il governa tutela linvestitore.
Il picco degli acquisti di case però si è registrato, secondo wire consulting, società che gestisce investimenti immobiliari all’estero, in Spagna (20% del totale) e in Grecia (16% del totale), dove i prezzi sono letteralmente crollati.
L’acquirente tipo-italiano è sempre alla ricerca di occasioni facilmente reperibili in Paesi in cui la crisi mondiale ha fatto precipitare le quotazioni, l’attenzione è solitamente rivolta verso le residenze a basso costo, locate in posti gradevoli dal punto di vista ambientale e che si possono facilmente raggiungere con voli low-cost.
Dallo studio emerge altresì come invece gli stranieri investano volentieri nel mattone italiano, ben 4600 famiglie hanno comprato casa in Italia, un incremento del 53% rispetto al 2005, aumenta anche notevolmente limporto dellinvestimento che passa da 245 mila euro del 2005 ai 455 mila euro del 2012.
Maggiormente interessati ad acquistare casa nel nostro Paese i tedeschi, il 36% e gli inglesi, 18%. Le regioni preferite risultano essere la Puglia, con il 22% degli acquirenti esteri, il Lazio con il 21%, la Toscana con il 16%, e le Marche con il 15%. In aumento anche le famiglie russe che hanno deciso di investire in Italia, ben il 13% nel 2012 rispetto al 2% del 2005. Solitamente i Russi sono dotati di elevate risorse economiche e mentre nel passato hanno indirizzato i loro investimenti verso case di lusso locate in Sardegna, nellultimo periodo hanno acquistato maggiormente nelle zone turistiche più rinomate di Versilia e Liguria.
Lacquirente tipo-straniero è solitamente un ricco imprenditore o un manager che acquista case di alto livello in Toscana o ai Laghi. Mentre il professionista, il piccolo imprenditore e limpiegato medio cerca la seconda casa laddove i prezzi sono più bassi, generalmente sulla riviera adriatica, in Romagna e nelle Marche è possibile acquistare una seconda casa spendendo mediamente sui 150 mila euro. Gli stranieri tendono ad acquistare maggiormente dove ci sono collegamenti aerei low-cost con il paese dorigine.
Autore: Erica Venditti
Fonte:
Redazione Credit Village
Da unanalisi condotta da Scenari Immobiliari si evincono due interessanti tendenze che stanno caratterizzando il mercato immobiliare.
Nel 2012 vi è stato un vero e proprio boom di italiani che hanno acquistato la seconda casa fuori dallItalia, si tratta infatti di ben 40 mila transazioni, +11,4% rispetto al 2011. Nonostante laliquota introdotta dal governo Monti pari allo 0,76% sul prezzo riportato nellatto di acquisto, la ricerca di affari in cui investire capitali è in continua espansione specie nella capitali Europee ed a New York, infatti risulta sempre più di moda la prassi dellinvestimento allestero.
Il motivo principale dellapertura verso i mercati esteri e secondo Paola Gianasso, responsabile dei mercati esteri per Scenari Immobiliari, il fatto che “comperare un immobile fuori ha indiscutibili vantaggi rispetto alla seconda casa in Italia, dove l’offerta è raramente adeguata alla domanda»
Nel 2012 si conferma infatti il sorpasso delle seconde case allestero, 40 mila acquisti, rispetto ai 30 mila degli immobili comprati in Italia. Chi ha denaro da investire lo fa sui classici come New York, Londra e Parigi dove i prezzi sono molto elevati ma il governa tutela linvestitore.
Il picco degli acquisti di case però si è registrato, secondo wire consulting, società che gestisce investimenti immobiliari all’estero, in Spagna (20% del totale) e in Grecia (16% del totale), dove i prezzi sono letteralmente crollati.
L’acquirente tipo-italiano è sempre alla ricerca di occasioni facilmente reperibili in Paesi in cui la crisi mondiale ha fatto precipitare le quotazioni, l’attenzione è solitamente rivolta verso le residenze a basso costo, locate in posti gradevoli dal punto di vista ambientale e che si possono facilmente raggiungere con voli low-cost.
Dallo studio emerge altresì come invece gli stranieri investano volentieri nel mattone italiano, ben 4600 famiglie hanno comprato casa in Italia, un incremento del 53% rispetto al 2005, aumenta anche notevolmente limporto dellinvestimento che passa da 245 mila euro del 2005 ai 455 mila euro del 2012.
Maggiormente interessati ad acquistare casa nel nostro Paese i tedeschi, il 36% e gli inglesi, 18%. Le regioni preferite risultano essere la Puglia, con il 22% degli acquirenti esteri, il Lazio con il 21%, la Toscana con il 16%, e le Marche con il 15%. In aumento anche le famiglie russe che hanno deciso di investire in Italia, ben il 13% nel 2012 rispetto al 2% del 2005. Solitamente i Russi sono dotati di elevate risorse economiche e mentre nel passato hanno indirizzato i loro investimenti verso case di lusso locate in Sardegna, nellultimo periodo hanno acquistato maggiormente nelle zone turistiche più rinomate di Versilia e Liguria.
Lacquirente tipo-straniero è solitamente un ricco imprenditore o un manager che acquista case di alto livello in Toscana o ai Laghi. Mentre il professionista, il piccolo imprenditore e limpiegato medio cerca la seconda casa laddove i prezzi sono più bassi, generalmente sulla riviera adriatica, in Romagna e nelle Marche è possibile acquistare una seconda casa spendendo mediamente sui 150 mila euro. Gli stranieri tendono ad acquistare maggiormente dove ci sono collegamenti aerei low-cost con il paese dorigine.
Autore: Erica Venditti
Fonte:
Redazione Credit Village