I dati Cerved parlano chiaro 47mila le aziende non individuali che hanno accusato almeno un protesto nel 2012 in assoluto un record, negativo, che vede un incremento del 45%, se confrontiamo il dato con il 2007 anno pre-recessione.
Il trend peggiore è quello delle forme più strutturate infatti tra ottobre e dicembre 2012 sono più di 22mila le società non individuali cui è stato levato almeno un protesto (+16% rispetto allo stesso periodo del 2011).
A questo si somma il perdurare dei ritardi nei pagamenti. Le imprese saldano i loro fornitori con oltre due mesi di ritardo e, sempre secondo il gruppo Cerved, – che monitora il comportamento di oltre due milioni di imprese- si va così verso il default.
Allarmante il dato delle grandi: quelle che possono beneficiare di termini in fattura più vantaggiosi, e il cui ritardo di pagamento è cresciuto in un solo trimestre dal 6,9% all’8,2% del totale.
Completa il quadro, secondo lanalisi dellistituto Nazionale di Statistica, laumento del Carrello della spesa a +2,4% in febbraio. I prodotti acquistati con più frequenza dai consumatori (dal cibo ai carburanti) rincarano del 2,4%, su base annua, un tasso che resta superiore all’inflazione tendenziale (1,9%), ma che risulta in frenata rispetto a gennaio (2,7%). Si tratta del livello più basso dal dicembre del 2010.
Fonte:
Redazione Credit Village
I dati Cerved parlano chiaro 47mila le aziende non individuali che hanno accusato almeno un protesto nel 2012 in assoluto un record, negativo, che vede un incremento del 45%, se confrontiamo il dato con il 2007 anno pre-recessione.
Il trend peggiore è quello delle forme più strutturate infatti tra ottobre e dicembre 2012 sono più di 22mila le società non individuali cui è stato levato almeno un protesto (+16% rispetto allo stesso periodo del 2011).
A questo si somma il perdurare dei ritardi nei pagamenti. Le imprese saldano i loro fornitori con oltre due mesi di ritardo e, sempre secondo il gruppo Cerved, – che monitora il comportamento di oltre due milioni di imprese- si va così verso il default.
Allarmante il dato delle grandi: quelle che possono beneficiare di termini in fattura più vantaggiosi, e il cui ritardo di pagamento è cresciuto in un solo trimestre dal 6,9% all’8,2% del totale.
Completa il quadro, secondo lanalisi dellistituto Nazionale di Statistica, laumento del Carrello della spesa a +2,4% in febbraio. I prodotti acquistati con più frequenza dai consumatori (dal cibo ai carburanti) rincarano del 2,4%, su base annua, un tasso che resta superiore all’inflazione tendenziale (1,9%), ma che risulta in frenata rispetto a gennaio (2,7%). Si tratta del livello più basso dal dicembre del 2010.
Fonte:
Redazione Credit Village