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Come si può acquistare casa senza richiedere un mutuo?

In un momento di difficile congiuntura economico come quello che sta attraversando l’Italia, in cui la liquidità delle famiglie italiane è sempre più scarsa e la possibilità di accedere al mutuo sempre più lontana, vista la morsa delle banche nella concessione del credito.

Ecco emergere due valide alternative che consentono di acquistare casa senza dover contrarre un mutuo in banca, soluzioni che forniscono vantaggi sia al compratore, che potrà così dilazionare nel tempo il pagamento dell’immobile, sia al compratore che non perderà i propri soldi in caso di cliente insolvente.

  1. La vendita con riserva di proprietà: è l’unica ad essere disciplinata dal codice civile, si tratta di un normale contratto di compravendita immobiliare che prevede l’aggiunta di una clausola: la riserva di proprietà o patto di riservato dominio

In cosa consiste? La proprietà dell’immobile resta al venditore fino a quando non vengono pagate tutte le rate, ma il vantaggio per l’acquirente è che può prendere immediatamente possesso della casa.

L’acquirente pagherà delle rate mensilmente come se si trattasse di un mutuo, senza stipulare però nessun contratto con un istituto creditore che richiederebbe sicuramente maggiori garanzie e maggiore liquidità disponibile, e potrà divenire al termine delle rate il proprietario della casa.

Qualora invece non riuscisse, per intervenute cause esogene, ipotizziamo sopraggiunto licenziamento, malattia invalidante etc, a pagare regolarmente le rate si vedrebbe privato del diritto di proprietà. Il venditore dal canto suo in caso di insolvenza e di non rispetto contrattuale sarebbe tranquillo visto che la proprietà del bene non è stata ancora trasferita e non rimarrà vincolato alla vendita.

I vantaggi sono notevoli per entrambi gli attori coinvolti nel contratti di compravendita: l’acquirente non è soggetto a cambio di idee o di prezzo del venditore nel tempo, e non deve temere eventuali ipoteche giudiziali a carico del venditore, dal momento che la compravendita viene accuratamente trascritta nei registri immobiliari e le eventuali ipoteche sui beni del venditore non hanno valore nei confronti del futuro proprietario. Inoltre può pagare l’intero valore dell’immobile rateizzandolo.

Il venditore viene tutelato dalla clausola inserita nel contratto e se si trovasse di fonte ad un acquirente inadempiente dovrà rendere le rate riscosse, ma potrà trattenere il diritto ad un equo compenso per l’utilizzo del bene e avrà diritto ad un indennizzo per il danno ricevuto.

Nonostante tutti i vantaggi sopra menzionati, la vendita con riserva di proprietà ha un limite trattandosi di un contratto di compravendita le tasse devono essere pagate subito, anche se è bene precisare, che una volta terminati i pagamenti non sarà necessario effettuare un nuovo atto di vendita per trasferire la proprietà dal venditore all’acquirente. A carico dell’acquirente vi sono l’imposta sull’immobile, le tasse dei rifiuti, le varie spese ordinarie e straordinarie dell’immobile.

 

  1. Rent to buy: Si tratta di un contratto di locazione, che si tramuta in un contratto di compravendita solo quando la somma dei canoni pagati eguaglia quello del prezzo totale dell’immobile. Si tratta di sottoscrivere da subito un contratto in cui l’inquilino si impegna con il proprietario di casa a comprare l’abitazione, nella quale trascorrerà un certo numero di anni in affitto, potendo poi scalare dall’immobile le cifre già pagate mensilmente, il vantaggio è quello di non perdere il denaro già versato per il canone e non dover stipulare da subito un contratto di mutuo.

 

 

 


Autore: Erica Vneditti
Fonte:
Redazione Credit Village

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