In contatto con le imprese di tutto il mondo, Coface presenta uno scenario prudente per leconomia mondiale nel 2013. La ripresa dei Paesi avanzati resta in balia del debito pubblico e privato. Inoltre, non migliora la fiducia delle famiglie e delle imprese. La mancanza di trasparenza delle politiche di bilancio USA a sua volta rischia di pregiudicare la crescita americana. Si prevede una ulteriore recessione a -0,1% nellArea Euro con una persistente contrazione dellattività nel Sud Europa. La crescita negli Stati Uniti rallenterà a +1,5%; in compenso, i Paesi emergenti mostreranno una crescita vivace e allo stesso tempo sostenibile, con un +5.2%.
Per quanto riguarda la valutazione dei singoli Paesi, Italia e Spagna sono state declassate per la seconda volta in un anno, mentre il giudizio A1 del Giappone è stato posto sotto osservazione negativa, dato il rischio di esportazioni in calo, in particolare verso la Cina. Tra i Paesi emergenti, Coface ha promosso lindonesia, che ha dimostrato una notevole resistenza alla crisi dei Paesi avanzati. Per contro, la valutazione rischio Paese dellIndia è stata declassata ad A4, e il modello indiano è stato messo seriamente in discussione.
Imprese europee ancora in affanno
Nonostante la recente riduzione del rischio sistemico in Europa e una confortante ripresa delle esportazioni nel Sud Europa, la situazione resta preoccupante per le imprese europee. Gli scarsi progressi nelle riforme delle istituzioni europee, il rapido deterioramento del mercato del lavoro e il peso del debito pubblico e privato minano la fiducia degli attori delleconomia reale, che hanno inserito la modalità pausa in attesa degli sviluppi.
Alla luce di tale difficile situazione, Coface ha abbassato a B i giudizi di Italia e Spagna, già declassate ad A4 un anno fa e sotto osservazione negativa a luglio 2012. Queste due economie nel cuore dellArea Euro subiranno una contrazione dellattività nel 2013: -1% in Italia e -1,5% in Spagna. Secondo Coface si preannuncia unaltra annata nera per le imprese italiane e spagnole, esposte al continuo aumento di insolvenze e vittime delle restrizioni al credito bancario.
I Paesi emergenti resistono alla tempesta
Mentre i rischi dei Paesi avanzati registrano un aggravamento continuo dal 2008, prosegue il progressivo miglioramento dei rischi delle imprese emergenti. Coface attribuisce la nuova graduatoria dei rischi alla maggiore resistenza dei Paesi emergenti agli shock esterni, grazie a politiche economiche reattive ma prudenti. Inoltre, la crescita delle economie emergenti beneficia dellespansione continua delle classi medie.
Di conseguenza, Coface ha elevato a B la valutazione dellIndonesia e ha posto il giudizio B delle Filippine sotto osservazione positiva. Queste due economie – scarsamente interessate dalla crisi europea, favorite da elevati tassi di crescita e miglioramenti in materia di conti pubblici e settore bancario – hanno assistito ad una sensibile riduzione del rischio.
ma i rischi non sono svaniti
Tuttavia, Coface mette in guardia le imprese sui rischi persistenti nei Paesi emergenti. Permangono le tensioni politiche e sociali e le lacune nel campo della governance, mentre le classi medie, in piena espansione, si fanno più esigenti sul piano del diritto, della corruzione, della libertà e della trasparenza. Le istituzioni politiche dei Paesi emergenti devono fare i conti con questa nuova situazione.
-
La valutazione A3 per il Sudafrica è stata posta sotto osservazione negativa per via del rischio di inasprimento delle tensioni sociali, non compatibile con il ritmo di crescita molto inferiore alla media dei Paesi emergenti. La lentezza nellattuazione delle riforme, le carenze a livello di infrastrutture, lincapacità del governo di rispondere alle nuove istanze della classe media e una crescita decisamente al di sotto del potenziale si uniscono al progressivo indebitamento delle imprese. Tali fattori portano Coface a declassare ad A4 la valutazione generale dellIndia e a B il giudizio specifico sul contesto imprenditoriale.
-
La valutazione A3 di Repubblica Ceca e Slovenia, esposte alla contrazione della domanda in Europa occidentale, è stata messa sotto osservazione negativa. La Polonia, meno aperta, comincia a risentire della crisi europea. Il rallentamento dellattività e la vulnerabilità del settore delle costruzioni spingono Coface a porre la sua valutazione A3 sotto osservazione negativa.
-
Il persistere delle tensioni politiche spiega la rimozione dellosservazione positiva dal giudizio D della Costa dAvorio.
IN ALLEGATO APPENDICE VALUTAZIONI RISCHIO PAESE
Avvertenza: la valutazione Rischio Paese di Coface misura il livello medio di rischio di mancato pagamento da parte delle imprese di un certo Paese nellambito delle loro transazioni commerciali a breve termine. Non riguarda il debito sovrano. Per determinarla, Coface combina le prospettive economiche, politiche e finanziarie del Paese, le esperienze di pagamento di Coface e il contesto imprenditoriale del Paese. Le valutazioni si collocano su una scala di sette livelli: A1, A2, A3, A4, B, C, D e possono essere corredati da osservazioni.
Fonte:
COFACE
In contatto con le imprese di tutto il mondo, Coface presenta uno scenario prudente per leconomia mondiale nel 2013. La ripresa dei Paesi avanzati resta in balia del debito pubblico e privato. Inoltre, non migliora la fiducia delle famiglie e delle imprese. La mancanza di trasparenza delle politiche di bilancio USA a sua volta rischia di pregiudicare la crescita americana. Si prevede una ulteriore recessione a -0,1% nellArea Euro con una persistente contrazione dellattività nel Sud Europa. La crescita negli Stati Uniti rallenterà a +1,5%; in compenso, i Paesi emergenti mostreranno una crescita vivace e allo stesso tempo sostenibile, con un +5.2%.
Per quanto riguarda la valutazione dei singoli Paesi, Italia e Spagna sono state declassate per la seconda volta in un anno, mentre il giudizio A1 del Giappone è stato posto sotto osservazione negativa, dato il rischio di esportazioni in calo, in particolare verso la Cina. Tra i Paesi emergenti, Coface ha promosso lindonesia, che ha dimostrato una notevole resistenza alla crisi dei Paesi avanzati. Per contro, la valutazione rischio Paese dellIndia è stata declassata ad A4, e il modello indiano è stato messo seriamente in discussione.
Imprese europee ancora in affanno
Nonostante la recente riduzione del rischio sistemico in Europa e una confortante ripresa delle esportazioni nel Sud Europa, la situazione resta preoccupante per le imprese europee. Gli scarsi progressi nelle riforme delle istituzioni europee, il rapido deterioramento del mercato del lavoro e il peso del debito pubblico e privato minano la fiducia degli attori delleconomia reale, che hanno inserito la modalità pausa in attesa degli sviluppi.
Alla luce di tale difficile situazione, Coface ha abbassato a B i giudizi di Italia e Spagna, già declassate ad A4 un anno fa e sotto osservazione negativa a luglio 2012. Queste due economie nel cuore dellArea Euro subiranno una contrazione dellattività nel 2013: -1% in Italia e -1,5% in Spagna. Secondo Coface si preannuncia unaltra annata nera per le imprese italiane e spagnole, esposte al continuo aumento di insolvenze e vittime delle restrizioni al credito bancario.
I Paesi emergenti resistono alla tempesta
Mentre i rischi dei Paesi avanzati registrano un aggravamento continuo dal 2008, prosegue il progressivo miglioramento dei rischi delle imprese emergenti. Coface attribuisce la nuova graduatoria dei rischi alla maggiore resistenza dei Paesi emergenti agli shock esterni, grazie a politiche economiche reattive ma prudenti. Inoltre, la crescita delle economie emergenti beneficia dellespansione continua delle classi medie.
Di conseguenza, Coface ha elevato a B la valutazione dellIndonesia e ha posto il giudizio B delle Filippine sotto osservazione positiva. Queste due economie – scarsamente interessate dalla crisi europea, favorite da elevati tassi di crescita e miglioramenti in materia di conti pubblici e settore bancario – hanno assistito ad una sensibile riduzione del rischio.
ma i rischi non sono svaniti
Tuttavia, Coface mette in guardia le imprese sui rischi persistenti nei Paesi emergenti. Permangono le tensioni politiche e sociali e le lacune nel campo della governance, mentre le classi medie, in piena espansione, si fanno più esigenti sul piano del diritto, della corruzione, della libertà e della trasparenza. Le istituzioni politiche dei Paesi emergenti devono fare i conti con questa nuova situazione.
IN ALLEGATO APPENDICE VALUTAZIONI RISCHIO PAESE
Avvertenza: la valutazione Rischio Paese di Coface misura il livello medio di rischio di mancato pagamento da parte delle imprese di un certo Paese nellambito delle loro transazioni commerciali a breve termine. Non riguarda il debito sovrano. Per determinarla, Coface combina le prospettive economiche, politiche e finanziarie del Paese, le esperienze di pagamento di Coface e il contesto imprenditoriale del Paese. Le valutazioni si collocano su una scala di sette livelli: A1, A2, A3, A4, B, C, D e possono essere corredati da osservazioni.
Fonte:
COFACE