Nel corso dellintero anno 2012 appena concluso la domanda di credito da parte delle imprese italiane (in termini di numero di finanziamenti richiesti, analizzati sulla base delle anagrafiche riconducibili sia a imprese individuali sia a società di persone e capitali) ha fatto segnare complessivamente un +1,8% rispetto allanno precedente, a parità di giorni lavorativi, nonostante la chiusura negativa registrata nel mese di dicembre (-3%).
Landamento delle richieste di finanziamento rappresenta un indicatore fondamentale per tastare il polso, in modo sistematico e tempestivo, alle imprese e valutare il loro livello di fiducia spiega Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF. – La dinamica registrata nel corso dellanno appena concluso è ovviamente strettamente riconducibile alla estrema fragilità del quadro congiunturale complessivo, con la grande debolezza della domanda interna e le incerte prospettive di ripresa delleconomia nazionale. Malgrado questo difficile scenario le imprese italiane non hanno però smesso di rivolgersi agli istituti bancari, manifestando ancora lesigenza del sostegno del credito anche se plausibilmente più per gestire lattività corrente che per finanziare nuovi investimenti .
Se si suddivide la domanda di credito tra Imprese Individuali e Società il trend risulta sostanzialmente speculare nel corso dellintero 2012 con la differenza significativa proprio dellultima rilevazione mensile di dicembre in cui le Imprese Individuali hanno fatto registrare un decremento molto marcato (-9% rispetto al corrispondente mese del 2011) rispetto alle Società che, pur in calo rispetto ai mesi precedenti, si hanno mantenuto un segno positivo (+2%).
Analizzando la domanda di credito da parte delle imprese in funzione dellimporto, dal Barometro CRIF emerge che nel 2012 oltre il 32,2% delle richieste si è concentrato nella fascia fino a 5.000 euro (nel 2011 in questa classe si collocava il 37% delle richieste), seguite da quelle comprese tra 20 e 50.000 euro (21,3% del totale, erano pari al 19,9% nel 2011) e da quelle oltre i 50.000 euro (17,9% nel 2012, erano il 17,4% nel 2011).
Quindi, nel complesso, negli ultimi 12 mesi si è registrato uno spostamento verso le classi di importo richiesto più consistenti.
Relativamente allimporto medio dei finanziamenti complessivamente richiesti, però, il 2012 evidenzia un lieve calo (-0,8%) rispetto allanno precedente, assestandosi a 53.621 euro contro i 54.023 euro del 2011 in virtù del maggior peso della fascia di importo più contenuto.
Entrando maggiormente nel dettaglio, limporto medio dei finanziamenti richiesti dalle ditte individuali è stato pari a 31.200 euro (in crescita del +2,5% rispetto al 2011) contro una media di 69.325 euro richiesti dalle società (-1,2% rispetto allanno precedente).
A fronte di un numero di finanziamenti richiesti in lieve crescita rispetto allanno precedente, nel corso del 2012 le politiche di erogazione adottate dagli istituti bancari sono state ancora orientate ad una sostanziale prudenza conclude Capecchi dovendo scontare le perduranti tensioni e gli impatti derivanti dalle difficoltà e dal costo della provvista e dai vincoli rappresentati dai requisiti di capitale. Questo ha determinato una inevitabile maggiore selettività sul fronte degli impieghi, anche per la necessità di tenere sotto controllo la crescente rischiosità dei portafogli. Il rinnovo di interventi di sostegno alle imprese, in primis alle PMI, unitamente ad altre misure che potranno nascere dai tavoli di confronto tra associazione bancaria e associazioni dimprese indubbiamente potranno svolgere un ruolo molto positivo per favorire laccesso al credito e per sostenere la ripresa e lo sviluppo, la cui portata andrà però monitorata nel corso dei prossimi mesi, sicuramente impegnativi e delicati.
Fonte:
CRIF
Nel corso dellintero anno 2012 appena concluso la domanda di credito da parte delle imprese italiane (in termini di numero di finanziamenti richiesti, analizzati sulla base delle anagrafiche riconducibili sia a imprese individuali sia a società di persone e capitali) ha fatto segnare complessivamente un +1,8% rispetto allanno precedente, a parità di giorni lavorativi, nonostante la chiusura negativa registrata nel mese di dicembre (-3%).
Landamento delle richieste di finanziamento rappresenta un indicatore fondamentale per tastare il polso, in modo sistematico e tempestivo, alle imprese e valutare il loro livello di fiducia spiega Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF. – La dinamica registrata nel corso dellanno appena concluso è ovviamente strettamente riconducibile alla estrema fragilità del quadro congiunturale complessivo, con la grande debolezza della domanda interna e le incerte prospettive di ripresa delleconomia nazionale. Malgrado questo difficile scenario le imprese italiane non hanno però smesso di rivolgersi agli istituti bancari, manifestando ancora lesigenza del sostegno del credito anche se plausibilmente più per gestire lattività corrente che per finanziare nuovi investimenti .
Se si suddivide la domanda di credito tra Imprese Individuali e Società il trend risulta sostanzialmente speculare nel corso dellintero 2012 con la differenza significativa proprio dellultima rilevazione mensile di dicembre in cui le Imprese Individuali hanno fatto registrare un decremento molto marcato (-9% rispetto al corrispondente mese del 2011) rispetto alle Società che, pur in calo rispetto ai mesi precedenti, si hanno mantenuto un segno positivo (+2%).
Analizzando la domanda di credito da parte delle imprese in funzione dellimporto, dal Barometro CRIF emerge che nel 2012 oltre il 32,2% delle richieste si è concentrato nella fascia fino a 5.000 euro (nel 2011 in questa classe si collocava il 37% delle richieste), seguite da quelle comprese tra 20 e 50.000 euro (21,3% del totale, erano pari al 19,9% nel 2011) e da quelle oltre i 50.000 euro (17,9% nel 2012, erano il 17,4% nel 2011).
Quindi, nel complesso, negli ultimi 12 mesi si è registrato uno spostamento verso le classi di importo richiesto più consistenti.
Relativamente allimporto medio dei finanziamenti complessivamente richiesti, però, il 2012 evidenzia un lieve calo (-0,8%) rispetto allanno precedente, assestandosi a 53.621 euro contro i 54.023 euro del 2011 in virtù del maggior peso della fascia di importo più contenuto.
Entrando maggiormente nel dettaglio, limporto medio dei finanziamenti richiesti dalle ditte individuali è stato pari a 31.200 euro (in crescita del +2,5% rispetto al 2011) contro una media di 69.325 euro richiesti dalle società (-1,2% rispetto allanno precedente).
A fronte di un numero di finanziamenti richiesti in lieve crescita rispetto allanno precedente, nel corso del 2012 le politiche di erogazione adottate dagli istituti bancari sono state ancora orientate ad una sostanziale prudenza conclude Capecchi dovendo scontare le perduranti tensioni e gli impatti derivanti dalle difficoltà e dal costo della provvista e dai vincoli rappresentati dai requisiti di capitale. Questo ha determinato una inevitabile maggiore selettività sul fronte degli impieghi, anche per la necessità di tenere sotto controllo la crescente rischiosità dei portafogli. Il rinnovo di interventi di sostegno alle imprese, in primis alle PMI, unitamente ad altre misure che potranno nascere dai tavoli di confronto tra associazione bancaria e associazioni dimprese indubbiamente potranno svolgere un ruolo molto positivo per favorire laccesso al credito e per sostenere la ripresa e lo sviluppo, la cui portata andrà però monitorata nel corso dei prossimi mesi, sicuramente impegnativi e delicati.
Fonte:
CRIF