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“Rent to Buy” per acquistare casa

Con la crisi attuale sono sempre meno le erogazioni di finanziamenti concessi dalle banche per i mutui di acquisto casa, a favore dei privati cittadini che non possono più offrire le garanzie richieste. Secondo i dati della Banca d’Italia riportati nel Bollettino Statistico IV-2012, di gennaio 2013, sono stati infatti erogati 4987,34 milioni di euro in meno per i mutui. L’Ultimo rapporto dell’Ufficio Studi Tecnocasa conferma altresì che i prestiti per l’acquisto di un’ abitazione hanno subito un forte calo pari al 48,12% in confronto allo stesso trimestre del 2011.

Esiste comunque un’alternativa che pare una soluzione intermedia tra l’affitto e la compravendita, e che permette di andare a vivere da soli confidando di divenire in futuro proprietari della casa in cui si risiede. Si tratta dell’affitto (Rent) con riscatto (Buy), in poche parole si paga una somma mensile, con canone leggermente più alto rispetto ad una classica locazione, che al termine del contratto di affitto andrà a detrarsi dal costo totale dell’appartamento fissato al momento della stipula del contratto.

I vantaggi risultano molteplici: con l’affitto le somme versate vanno “perse” nel senso che al termine del contratto non si possono recuperare, mentre questa nuova tendenza del mercato immobiliare, che sta spopolando, permette il recupero delle somme pagate. Il contratto mediamente ha una durata che varia da 1 a 4 anni ma può durare anche di più a seconda dell’accordo tra le parti.

La formula dell’affitto con riscatto prevede la stipulazione di due accordi: il primo è un contratto di locazione dell’immobile, il secondo è un contratto di opzione di acquisto, ossia all’inquilino è offerta la possibilità, terminato il contratto di affitto, di divenire proprietario di casa. La formula risulta vantaggiosa specie per coloro che vorrebbero acquistare casa ma non hanno da versare come caparra una somma sufficiente e non hanno al momento le credenziali per poter accedere al tradizionale mercato dei mutui. Inoltre altro vantaggio non da poco è che gli oneri sull’immobile o l’Imu resteranno a carico del proprietario.

Nel caso in cui allo scadere del contratto, l’affittuario non vedesse migliorate le proprie condizioni economiche e decidesse comunque di non comprare, non andrebbe incontro ad alcuna penale, perderebbe solamente, come per giunta capiterebbe nel caso di un classico affitto, le somme precedentemente versate.


Autore: Erica Venditti
Fonte:
Redazione Credit Village

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