Nuovo pacchetto di misure per combattere la disoccupazione giovanile presentato dalla Commissione Ue. Secondo un calcolo che considera indennità, mancato gettito fiscale e mancati guadagni, costa complessivamente all’Europa 150 miliardi all’anno, pari a una quota dell’1,2% del Pil. Senza lavoro, secondo i dati Eurostat, è più di un quinto dei giovani e a paesi come l’Italia, la Grecia e l’Ungheria, questo problema rappresenta un costo superiore al 2% del Pil nazionale.
“E’ per queste ragioni che abbiamo deciso di investire sui giovani europei ora” ha detto Laszlo Andor, commissario europeo per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione. Il pacchetto di misure per contrastare la disoccupazione giovanile prevede la raccomandazione agli Stati membri di realizzare una “garanzia per i giovani, che riceverà un sostanziale contributo finanziario da parte dei fondi strutturali” e che consenta ai giovani di ottenere qualitative offerte lavorative e formative entro quattro mesi dalla chiusura degli studi o disoccupazione.
Le altre misure prevedono il lancio della seconda fase della consultazione sul quadro qualitativo dei tirocini per superare le difficoltà nella transizione scuola-lavoro, la realizzazione di un’alleanza europea per gli apprendistati e il potenziamento della rete Eures.
Fonte:
Italia oggi
Nuovo pacchetto di misure per combattere la disoccupazione giovanile presentato dalla Commissione Ue. Secondo un calcolo che considera indennità, mancato gettito fiscale e mancati guadagni, costa complessivamente all’Europa 150 miliardi all’anno, pari a una quota dell’1,2% del Pil. Senza lavoro, secondo i dati Eurostat, è più di un quinto dei giovani e a paesi come l’Italia, la Grecia e l’Ungheria, questo problema rappresenta un costo superiore al 2% del Pil nazionale.
“E’ per queste ragioni che abbiamo deciso di investire sui giovani europei ora” ha detto Laszlo Andor, commissario europeo per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione. Il pacchetto di misure per contrastare la disoccupazione giovanile prevede la raccomandazione agli Stati membri di realizzare una “garanzia per i giovani, che riceverà un sostanziale contributo finanziario da parte dei fondi strutturali” e che consenta ai giovani di ottenere qualitative offerte lavorative e formative entro quattro mesi dalla chiusura degli studi o disoccupazione.
Le altre misure prevedono il lancio della seconda fase della consultazione sul quadro qualitativo dei tirocini per superare le difficoltà nella transizione scuola-lavoro, la realizzazione di un’alleanza europea per gli apprendistati e il potenziamento della rete Eures.
Fonte:
Italia oggi