È sempre l’export l’ancora di salvezza della nostra economia. Ad agosto il fatturato delle imprese è calato mediamente del 2,6% su base annua, con una frenata doppia per le vendite nazionali e un +2,3% per i ricavi realizzati oltreconfine. Ancora più evidente la divaricazione sugli ordini, giù del 9%, che vedono un crollo del 17,5% in Italia e una crescita del 2,9% all’estero.
Il 2012 si conferma così un anno nero per la nostra industria e agosto è l’ottavo mese consecutivo in cui per ricavi e ordini si vede il segno meno. Il bilancio dall’inizio dell’anno vede così i ricavi in diminuzione del 3,4%
mente le commesse, spia di un malessere ancora di là da venire, cedono oltre il 10 per cento.
Unico segno positivo in un quadro che resta problematico è la ripresina congiunturale, con i dati destagionalizzati tra luglio e agosto che vedono il segno più sia per i ricavi che per le commesse, rispettivamente in crescita del 2,9% e dello 0,7%. Ma è davvero poca cosa.
Su base annua, escludendo l’energia, in termini di ricavi solo l’alimentare si salva dalla recessione con una crescita del 3,1%. All’estremo opposto è invece un vero e proprio tracollo per i computer (-20,8%) e tessile (-11,5%).
Autore: Luca Orlano
Fonte:
Il Sole24Ore
È sempre l’export l’ancora di salvezza della nostra economia. Ad agosto il fatturato delle imprese è calato mediamente del 2,6% su base annua, con una frenata doppia per le vendite nazionali e un +2,3% per i ricavi realizzati oltreconfine. Ancora più evidente la divaricazione sugli ordini, giù del 9%, che vedono un crollo del 17,5% in Italia e una crescita del 2,9% all’estero.
Il 2012 si conferma così un anno nero per la nostra industria e agosto è l’ottavo mese consecutivo in cui per ricavi e ordini si vede il segno meno. Il bilancio dall’inizio dell’anno vede così i ricavi in diminuzione del 3,4%
mente le commesse, spia di un malessere ancora di là da venire, cedono oltre il 10 per cento.
Unico segno positivo in un quadro che resta problematico è la ripresina congiunturale, con i dati destagionalizzati tra luglio e agosto che vedono il segno più sia per i ricavi che per le commesse, rispettivamente in crescita del 2,9% e dello 0,7%. Ma è davvero poca cosa.
Su base annua, escludendo l’energia, in termini di ricavi solo l’alimentare si salva dalla recessione con una crescita del 3,1%. All’estremo opposto è invece un vero e proprio tracollo per i computer (-20,8%) e tessile (-11,5%).
Autore: Luca Orlano
Fonte:
Il Sole24Ore