Il Fondo monetario internazionale (Fmi) nel Rapporto economico mondiale (World Economic Outlook e Fiscal Monitor), ha rivisto in peggio anche le previsioni sull’economia globale, rilevando che «la ripresa ha subito nuove battute d’arresto mentre l’incertezza pesa con forza sulle prospettive».
Il Pil italiano registrerà un calo del 2,3% e dello 0,7% rispettivamente nel 2012 e nel 2013, (Nel 2012 il rapporto deficit-Pil sarà pari al 2,7%).
Rispetto alle ultime stime di luglio del Fondo la crescita è stata tagliata dello 0,4%. La bassa crescita è sinonimo anche di un allarme disoccupazione con il tasso dei senza lavoro che precvede unimpennata del 11,1% nel 2013.
Il Fondo Monetario Internazionale sostiene, comunque, l’azione del governo, e difende la riforma delle pensioni: “Il miglior sistema nell’arco dei prossimi 20 anni”
Il Fmi riconosce che gli sforzi per ridurre i deficit pubblici e la riforma delle pensioni fanno sì che l’Italia sia nella situazione migliore tra i paesi sviluppati per affrontare le sfide poste dall’aumento dei costi pensionistici e sanitari nei prossimi 20 anni.
“Sosteniamo pienamente l’azione del governo per ridurre il deficit e per fermare l’aumento del debito pubblico”, sottolinea Carlo Cottarelli, responsabile del dipartimento Affari fiscali del Fondo monetario internazionale. Il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, a sua volta ha commentato: ” sapere che uno dei capitoli di spesa più importanti per lItalia venga giudicato da un istituto internazionale così importante e di prestigio e non dai commentatori italiani da una parte ci dà molta soddisfazione, dallaltra è la conferma che le prossime generazioni possono avere sicuramente un futuro garantito e sostenibile da parte di una forma di tutela quale è la previdenza che forse è la più importante che oggi esista.
Autore: Redazione Credit Village
Il Fondo monetario internazionale (Fmi) nel Rapporto economico mondiale (World Economic Outlook e Fiscal Monitor), ha rivisto in peggio anche le previsioni sull’economia globale, rilevando che «la ripresa ha subito nuove battute d’arresto mentre l’incertezza pesa con forza sulle prospettive».
Il Pil italiano registrerà un calo del 2,3% e dello 0,7% rispettivamente nel 2012 e nel 2013, (Nel 2012 il rapporto deficit-Pil sarà pari al 2,7%).
Rispetto alle ultime stime di luglio del Fondo la crescita è stata tagliata dello 0,4%. La bassa crescita è sinonimo anche di un allarme disoccupazione con il tasso dei senza lavoro che precvede unimpennata del 11,1% nel 2013.
Il Fondo Monetario Internazionale sostiene, comunque, l’azione del governo, e difende la riforma delle pensioni: “Il miglior sistema nell’arco dei prossimi 20 anni”
Il Fmi riconosce che gli sforzi per ridurre i deficit pubblici e la riforma delle pensioni fanno sì che l’Italia sia nella situazione migliore tra i paesi sviluppati per affrontare le sfide poste dall’aumento dei costi pensionistici e sanitari nei prossimi 20 anni.
“Sosteniamo pienamente l’azione del governo per ridurre il deficit e per fermare l’aumento del debito pubblico”, sottolinea Carlo Cottarelli, responsabile del dipartimento Affari fiscali del Fondo monetario internazionale. Il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, a sua volta ha commentato: ” sapere che uno dei capitoli di spesa più importanti per lItalia venga giudicato da un istituto internazionale così importante e di prestigio e non dai commentatori italiani da una parte ci dà molta soddisfazione, dallaltra è la conferma che le prossime generazioni possono avere sicuramente un futuro garantito e sostenibile da parte di una forma di tutela quale è la previdenza che forse è la più importante che oggi esista.
Autore: Redazione Credit Village