Il gruppo di lavoro, presieduto da Erkki Liikanen, governatore della Banca centrale finlandese, e voluto l’anno scorso dal Commissario al mercato unico Michel Barnier ha reso latteso rapporto, che enuncia la necessaria separazione legale di attività particolarmente rischiose e attività di deposito nei singoli gruppi bancari, al fine di rendere le banche più solide e di limitare il rischio implicito o esplicito dei contribuenti nelle contrattazioni dei gruppi bancari.
Altro punto è di versare bonus bancari in titoli di debito, il cui valore scadrebbe nel caso di fallimento.
Liikanen ha sottolineato, tra le altre cose, la necessità di riformare un sistema bancario ombra che ha cartolarizzato sistematicamente debiti e crediti
Trascorsi quattro anni dallo scoppio della crisi finanziaria, l’Europa valuta nuove e profonde modifiche al proprio sistema bancario.
Nel rapporto di 139 pagine, si specifica che le attività che andrebbero separate legalmente (ringfenced in inglese, una possibile traduzione in italiano è segregate) potrebbero essere le contrattazioni in nome proprio in titoli e derivati delle banche. La separazione avverrebbe grazie a una entità separata che può anche essere una società d’investimento o una banca in seno allo stesso gruppo bancario.
Il governatore propone che la segregazione avvenga solo quando il volume delle contrattazioni raggiunge una certa soglia. Suggerisce che l’operazione non è necessaria quando queste attività rappresentano il 15-25% degli attivi, o non superano i 100 miliardi di euro.
Il commissario, Michel Barnier, ha dichiarato che la Commissione Ue alla luce dei risultati del Rapporto rifletterà sulle prossime tappe della riforma.
Autore: Redazione Credit Village
Il gruppo di lavoro, presieduto da Erkki Liikanen, governatore della Banca centrale finlandese, e voluto l’anno scorso dal Commissario al mercato unico Michel Barnier ha reso latteso rapporto, che enuncia la necessaria separazione legale di attività particolarmente rischiose e attività di deposito nei singoli gruppi bancari, al fine di rendere le banche più solide e di limitare il rischio implicito o esplicito dei contribuenti nelle contrattazioni dei gruppi bancari.
Altro punto è di versare bonus bancari in titoli di debito, il cui valore scadrebbe nel caso di fallimento.
Liikanen ha sottolineato, tra le altre cose, la necessità di riformare un sistema bancario ombra che ha cartolarizzato sistematicamente debiti e crediti
Trascorsi quattro anni dallo scoppio della crisi finanziaria, l’Europa valuta nuove e profonde modifiche al proprio sistema bancario.
Nel rapporto di 139 pagine, si specifica che le attività che andrebbero separate legalmente (ringfenced in inglese, una possibile traduzione in italiano è segregate) potrebbero essere le contrattazioni in nome proprio in titoli e derivati delle banche. La separazione avverrebbe grazie a una entità separata che può anche essere una società d’investimento o una banca in seno allo stesso gruppo bancario.
Il governatore propone che la segregazione avvenga solo quando il volume delle contrattazioni raggiunge una certa soglia. Suggerisce che l’operazione non è necessaria quando queste attività rappresentano il 15-25% degli attivi, o non superano i 100 miliardi di euro.
Il commissario, Michel Barnier, ha dichiarato che la Commissione Ue alla luce dei risultati del Rapporto rifletterà sulle prossime tappe della riforma.
Autore: Redazione Credit Village