Il ribasso dei consumi delle famiglie previsto dalla Confcommercio per il 2012, pari al 2,8%, rappresenta la caduta più forte almeno dal dopoguerra. Secondo l’organizzazione, infatti, per trovare un calo peggiore bisogna tornare agli Anni Trenta.
L’ufficio studi di Confcommercio ha rivisto al ribasso le stime sul prodotto interno lordo. Le nuove stime indicano un calo del Pil per il 2012 del 2,2% (dal -1,3% di marzo). Anche il 2013 peggiora: se nei mesi precedenti Confcommercio aveva previsto un pareggio, oggi stima una riduzione dello 0,3%.
Nel 2011 vince la classifica del valore aggiunto procapite la provincia di Milano. E’ quanto emerge dalla graduatoria stilata dall’ufficio studi Confcommercio. Il capoluogo lombardo e’ seguito sul podio da Bolzano e Bologna. Mentre maglia nera per reddito prodotto procapite risulta Crotone, preceduta da Agrigento e Vibo Valentia.
Fonte:
Ansa
Il ribasso dei consumi delle famiglie previsto dalla Confcommercio per il 2012, pari al 2,8%, rappresenta la caduta più forte almeno dal dopoguerra. Secondo l’organizzazione, infatti, per trovare un calo peggiore bisogna tornare agli Anni Trenta.
L’ufficio studi di Confcommercio ha rivisto al ribasso le stime sul prodotto interno lordo. Le nuove stime indicano un calo del Pil per il 2012 del 2,2% (dal -1,3% di marzo). Anche il 2013 peggiora: se nei mesi precedenti Confcommercio aveva previsto un pareggio, oggi stima una riduzione dello 0,3%.
Nel 2011 vince la classifica del valore aggiunto procapite la provincia di Milano. E’ quanto emerge dalla graduatoria stilata dall’ufficio studi Confcommercio. Il capoluogo lombardo e’ seguito sul podio da Bolzano e Bologna. Mentre maglia nera per reddito prodotto procapite risulta Crotone, preceduta da Agrigento e Vibo Valentia.
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Ansa