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Potere d’acquisto delle famiglie italiane in calo

Su dati Istat emerge che il potere d’acquisto delle famiglie italiane è in calo.

2011, il reddito lordo disponibile delle famiglie consumatrici italiane è aumentato dell’1,9%, la spesa per consumi finali è cresciuta del 2,9%. l’Istat, dichiara però che la dinamica dei prezzi ha determinato un calo del potere d’acquisto dello 0,8%. La propensione al risparmio è scesa all’8,8% da 9,7% del 2010.

2012, nel primo trimestre del 2012, il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici, cioè il reddito disponibile in termini reali, è calato dell’1% su base congiunturale del 2% su base annua.

Il tasso d’investimento delle famiglie consumatrici (definito dal rapporto tra gli investimenti fissi lordi, che comprendono esclusivamente gli acquisti di abitazioni, e il reddito disponibile lordo) è stato pari al 6,7%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali sul trimestre precedente e di 0,4 punti rispetto ai primi tre mesi del 2011.

Gli investimenti fissi lordi delle famiglie consumatrici hanno subito una consistente contrazione, diminuendo del 2,7% in termini congiunturali e del 4,6% su base annua. I consumi, secondo Confcommercio, ad agosto sono diminuiti del 2,7% in quantita’ (-0,7% in valore) rispetto allo stesso mese del 2011 mentre sono cresciuti lievemente (0,2%) rispetto a luglio.

In “caduta” i beni e servizi per la mobilita’ (-12,4% tendenziale). Secondo l’associazione e’ ”insufficiente” il recupero nei mesi estivi.


Autore: Redazione Credit Village

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