A picco la domanda di mutui: -44% a gennaio 2012 Inizio danno ancora pesantemente negativo per la domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane che fa registrare un -44% (dato ponderato sui giorni lavorativi) rispetto al corrispondente mese del 2011, confermando il costante calo iniziato gradatamente ad inizio dellanno scorso e culminato con il -46% di novembre e il -44% di dicembre.
Di seguito sono riportati, oltre ai dati sullandamento complessivo della domanda di mutui del 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012. Le variazioni rispetto allo stesso mese dellanno precedente sono indicate sia in valori assoluti sia ponderate, cioè al netto delleffetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi.
MUTUI Variazione % su corrispondente periodo anno precedente (ponderata a parità di gg. lavorativi)
- Totale 2008 -4%
- Totale 2009 +7%
- Totale 2010 +1%
- Totale 2011 -19%
- Gennaio 2012 -44%
-
Fonte: EURISC Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
A gennaio 2012, la classe di durata che registra il maggior incremento è stata quella tra i 20 e i 25 anni mentre è quella tra i 25 e i 30 anni a essere maggiormente richiesta dalle famiglie italiane, con una quota del 30% sul totale.
Al contempo, limporto medio continua il calo già rilevato nel corso del 2011, andando a toccare i valori dello stesso mese del 2009, intorno ai 134.000 euro. La tendenza a richiedere mutui con una durata più lunga e importi più contenuti rappresenta un ulteriore conferma della cautela che sta caratterizzando il comportamento delle famiglie italiane.
Del resto, a fronte di una domanda ancora negativamente influenzata da una elevata incertezza anche lofferta di credito si è indebolita, condizionata anche da politiche di erogazione che negli ultimi anni sono state più caute e selettive.
Fonte:
CRIF
A picco la domanda di mutui: -44% a gennaio 2012 Inizio danno ancora pesantemente negativo per la domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane che fa registrare un -44% (dato ponderato sui giorni lavorativi) rispetto al corrispondente mese del 2011, confermando il costante calo iniziato gradatamente ad inizio dellanno scorso e culminato con il -46% di novembre e il -44% di dicembre.
Di seguito sono riportati, oltre ai dati sullandamento complessivo della domanda di mutui del 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012. Le variazioni rispetto allo stesso mese dellanno precedente sono indicate sia in valori assoluti sia ponderate, cioè al netto delleffetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi.
MUTUI Variazione % su corrispondente periodo anno precedente (ponderata a parità di gg. lavorativi)
Fonte: EURISC Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
A gennaio 2012, la classe di durata che registra il maggior incremento è stata quella tra i 20 e i 25 anni mentre è quella tra i 25 e i 30 anni a essere maggiormente richiesta dalle famiglie italiane, con una quota del 30% sul totale.
Al contempo, limporto medio continua il calo già rilevato nel corso del 2011, andando a toccare i valori dello stesso mese del 2009, intorno ai 134.000 euro. La tendenza a richiedere mutui con una durata più lunga e importi più contenuti rappresenta un ulteriore conferma della cautela che sta caratterizzando il comportamento delle famiglie italiane.
Del resto, a fronte di una domanda ancora negativamente influenzata da una elevata incertezza anche lofferta di credito si è indebolita, condizionata anche da politiche di erogazione che negli ultimi anni sono state più caute e selettive.
Fonte:
CRIF