Nel terzo trimestre 2011 il rapporto debito-pil dell’Italia, pur restando il secondo dell’Ue dopo la Grecia con 119,6%, ha registrato il maggiore calo (-1,6%) insieme a quello di Malta rispetto ai tre mesi precedenti.
È il nuovo dato diffuso da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea. Rispetto al secondo trimestre 2011, 14 paesi Ue hanno registrato un aumento del loro rapporto debito/pil, mentre 13 un calo.
Ungheria, Grecia e Portogallo sono quelli il cui debito è cresciuto di più (rispettivamente +4,8%, +4,4% e +3,6%), mentrel’Italia insieme a Malta è il paese più virtuoso con un calo dell’1,6%, seguita dalla Romania (-1,0%). Bruxelles avverte però che i cambiamenti nel rapporto debito/pil tra due trimestri successivi «possono essere influenzati da modelli stagionali». Nel terzo trimestre del 2010, invece, il debito italiano era salito dello 0,5% rispetto a quello precedente. Il rapporto debito/pil dell’Italia è quindi sceso dal 121,2% del secondo trimestre 2011 al 119,6% del terzo trimestre 2011, mentre nel terzo trimestre 2010 era al 119,1%.
Fonte: Il Sole 24Ore
Nel terzo trimestre 2011 il rapporto debito-pil dell’Italia, pur restando il secondo dell’Ue dopo la Grecia con 119,6%, ha registrato il maggiore calo (-1,6%) insieme a quello di Malta rispetto ai tre mesi precedenti.
È il nuovo dato diffuso da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea. Rispetto al secondo trimestre 2011, 14 paesi Ue hanno registrato un aumento del loro rapporto debito/pil, mentre 13 un calo.
Ungheria, Grecia e Portogallo sono quelli il cui debito è cresciuto di più (rispettivamente +4,8%, +4,4% e +3,6%), mentrel’Italia insieme a Malta è il paese più virtuoso con un calo dell’1,6%, seguita dalla Romania (-1,0%). Bruxelles avverte però che i cambiamenti nel rapporto debito/pil tra due trimestri successivi «possono essere influenzati da modelli stagionali». Nel terzo trimestre del 2010, invece, il debito italiano era salito dello 0,5% rispetto a quello precedente. Il rapporto debito/pil dell’Italia è quindi sceso dal 121,2% del secondo trimestre 2011 al 119,6% del terzo trimestre 2011, mentre nel terzo trimestre 2010 era al 119,1%.
Fonte: Il Sole 24Ore