Allunga leggermente il passo la ripresa dei prestiti bancari nel mese di novembre. Lo si evince dal Supplemento mensile al Bollettino Statistico su Moneta e Banche: nel penultimo mese del 2010 il tasso di crescita sui dodici mesi dei prestiti totali – non corretto per le cartolarizzazioni ma calcolato tenendo conto degli effetti delle modifiche segnaletiche introdotte da giugno 2010 – è aumentato al 5,1% dal 4,6% del mese precedente. Sempre nel supplemento si vede che il tasso di crescita dei prestiti alle imprese è aumentato al 2,4% dall’1,6%.
Per le società non finanziarie risulta in aumento anche la consistenza dei prestiti, che é pari a 874,69 miliardi a novembre con una crescita dell’1,97% rispetto allo stesso mese del 2009 (857,79 miliardi). É invece rimasto pressoché invariato il tasso di crescita dei prestiti alle famiglie: l’incremento tendenziale nel mese di novembre è stato pari al 7,8 per cento ed era stato pari al 7,9 per cento in ottobre.
Gli esperti di Bankitalia confermano che è in aumento anche il tasso di crescita dei prestiti totali nell’arco dei dodici mesi, corretto per le cartolarizzazioni: in questo caso l’aumento è più modesto e si attesta a + 3,6% contro il +3,2% del mese di ottobre. Nella nota metodologica, il Bollettino della banca centrale fa capire che occorre maneggiare con cura i dati perchè a partire da giugno del 2010 le banche hanno riconosciuto nei bilanci prestiti che erano stati precedentemente cancellati a causa di operazioni di cartolarizzazione. Quindi, a partire da quella data, tende a verificarsi una distorsione verso l’alto nella dinamica dei prestiti e di altri aggregati se la si calcola solo come differenza tra le consistenze riportate nelle tavole. É un discorso da tenere in considerazione anche per la voce “sofferenze”. In termini di numeri assoluti il flusso di sofferenze per le banche italiane tocca quota 75,6 miliardi (44,9 al valore di realizzo) con un lieve aumento rispetto ai 74,3 miliardi di ottobre. Tuttavia, il tasso di crescita delle sofferenze sui dodici mesi – non corretto per le cartolarizzazioni e per le discontinuità statistiche – diminuisce al 30,4% dal 31,3% di ottobre; anche quello corretto per il cambiamento della registrazione dei dati nei bilanci bancari, peraltro, si riduce, al 28,7 dal 29,7% di ottobre. Il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi totali si mantiene costante al 5,9%. Da segnalare, infine, un leggero aumento dei tassi d’interesse per imprese e famiglie: per l’esattezza nel caso delle imprese il tasso sui prestiti di importo superiore al milione di euro è aumentato a novembre 2010 di diciotto punti base, portandosi al 2,39% mentre i tassi sui prestiti di importo inferiore al milione di euro sono cresciuti lievemente al 3,31% dal 3,28% di ottobre. I tassi di interesse sui mutui per acquisto di abitazioni erogati nel mese alle famiglie crescono al 2,87% dal 2,70% del mese precedente, per effetto dell’incremento registrato sia nel comparto a tasso variabile sia nel comparto a tasso fisso.
Autore: Rossella Bocciarelli
Fonte: Il Sole 24 ore
Allunga leggermente il passo la ripresa dei prestiti bancari nel mese di novembre. Lo si evince dal Supplemento mensile al Bollettino Statistico su Moneta e Banche: nel penultimo mese del 2010 il tasso di crescita sui dodici mesi dei prestiti totali – non corretto per le cartolarizzazioni ma calcolato tenendo conto degli effetti delle modifiche segnaletiche introdotte da giugno 2010 – è aumentato al 5,1% dal 4,6% del mese precedente. Sempre nel supplemento si vede che il tasso di crescita dei prestiti alle imprese è aumentato al 2,4% dall’1,6%.
Per le società non finanziarie risulta in aumento anche la consistenza dei prestiti, che é pari a 874,69 miliardi a novembre con una crescita dell’1,97% rispetto allo stesso mese del 2009 (857,79 miliardi). É invece rimasto pressoché invariato il tasso di crescita dei prestiti alle famiglie: l’incremento tendenziale nel mese di novembre è stato pari al 7,8 per cento ed era stato pari al 7,9 per cento in ottobre.
Gli esperti di Bankitalia confermano che è in aumento anche il tasso di crescita dei prestiti totali nell’arco dei dodici mesi, corretto per le cartolarizzazioni: in questo caso l’aumento è più modesto e si attesta a + 3,6% contro il +3,2% del mese di ottobre. Nella nota metodologica, il Bollettino della banca centrale fa capire che occorre maneggiare con cura i dati perchè a partire da giugno del 2010 le banche hanno riconosciuto nei bilanci prestiti che erano stati precedentemente cancellati a causa di operazioni di cartolarizzazione. Quindi, a partire da quella data, tende a verificarsi una distorsione verso l’alto nella dinamica dei prestiti e di altri aggregati se la si calcola solo come differenza tra le consistenze riportate nelle tavole. É un discorso da tenere in considerazione anche per la voce “sofferenze”. In termini di numeri assoluti il flusso di sofferenze per le banche italiane tocca quota 75,6 miliardi (44,9 al valore di realizzo) con un lieve aumento rispetto ai 74,3 miliardi di ottobre. Tuttavia, il tasso di crescita delle sofferenze sui dodici mesi – non corretto per le cartolarizzazioni e per le discontinuità statistiche – diminuisce al 30,4% dal 31,3% di ottobre; anche quello corretto per il cambiamento della registrazione dei dati nei bilanci bancari, peraltro, si riduce, al 28,7 dal 29,7% di ottobre. Il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi totali si mantiene costante al 5,9%. Da segnalare, infine, un leggero aumento dei tassi d’interesse per imprese e famiglie: per l’esattezza nel caso delle imprese il tasso sui prestiti di importo superiore al milione di euro è aumentato a novembre 2010 di diciotto punti base, portandosi al 2,39% mentre i tassi sui prestiti di importo inferiore al milione di euro sono cresciuti lievemente al 3,31% dal 3,28% di ottobre. I tassi di interesse sui mutui per acquisto di abitazioni erogati nel mese alle famiglie crescono al 2,87% dal 2,70% del mese precedente, per effetto dell’incremento registrato sia nel comparto a tasso variabile sia nel comparto a tasso fisso.
Autore: Rossella Bocciarelli
Fonte: Il Sole 24 ore