Il nuovo record del debito pubblico italiano, è passato da 1.840,664 miliardi di euro di luglio, il precedente record, a 1.843,006 miliardi di agosto, segnando cosi’ in un mese un aumento di 2,4 miliardi di euro pari allo 0,12%, ha un gravame di 30.716 euro sulle spalle di ognuno dei 60 milioni di residenti, di ben 83.772 euro su ogni famiglia.
Lo si legge in una nota di Adusbef e Federconsumatori che ricordano che il debito pubblico italiano, anche per precise responsabilità ed avidità dei bankster che hanno generato la crisi senza mai pagare il conto, è cresciuto di ben 193,6 miliardi in 27 mesi,ossia quando si è insediato il Governo Berlusconi, passando da 1.649,4 miliardi del maggio 2008 a 1.843 miliardi di agosto 2010,ad un ritmo di 7,170 miliardi al mese. Adusbef e Federconsumatori chiedono che il Governo ponga al primo punto dell’ordine del giorno, una riduzione del debito pubblico ed una riforma degli assetti di controllo di Bankitalia,oggi in mano alle banche azioniste come Unicredit ed esa San Paolo con quote di maggioranza pari al 60%, per dismettere finalmente oro e riserve come hanno già fatto tutti i Governatori delle banche centrali.
Autore: Elio lannutti (Adusbef) Rosario Trefiletti (Federconsumatori)
Fonte: Wall Street Italia
Il nuovo record del debito pubblico italiano, è passato da 1.840,664 miliardi di euro di luglio, il precedente record, a 1.843,006 miliardi di agosto, segnando cosi’ in un mese un aumento di 2,4 miliardi di euro pari allo 0,12%, ha un gravame di 30.716 euro sulle spalle di ognuno dei 60 milioni di residenti, di ben 83.772 euro su ogni famiglia.
Lo si legge in una nota di Adusbef e Federconsumatori che ricordano che il debito pubblico italiano, anche per precise responsabilità ed avidità dei bankster che hanno generato la crisi senza mai pagare il conto, è cresciuto di ben 193,6 miliardi in 27 mesi,ossia quando si è insediato il Governo Berlusconi, passando da 1.649,4 miliardi del maggio 2008 a 1.843 miliardi di agosto 2010,ad un ritmo di 7,170 miliardi al mese. Adusbef e Federconsumatori chiedono che il Governo ponga al primo punto dell’ordine del giorno, una riduzione del debito pubblico ed una riforma degli assetti di controllo di Bankitalia,oggi in mano alle banche azioniste come Unicredit ed esa San Paolo con quote di maggioranza pari al 60%, per dismettere finalmente oro e riserve come hanno già fatto tutti i Governatori delle banche centrali.
Autore: Elio lannutti (Adusbef) Rosario Trefiletti (Federconsumatori)
Fonte: Wall Street Italia